Alle prese con una verde milonga
Il musicista si diverte e si estenua…
e mi avrai, verde milonga che sei
stata scritta per me,
per la mia sensibilità, per
le mie scarpe lucidate…
per il mio tempo e per il mio gusto
mi avrai, verde milonga inquieta
che mi strappi un sorriso di tregua
ad ogni accordo,
mentre fai dannare le mie dita…
…io sono qui, sono venuto a
suonare,
sono venuto ad amare, e di nascosto
a danzare…
e ammesso che la milonga fosse una
canzone,
ebbene io l’ho svegliata e
l’ho guidata ad un ritmo più lento…
così la milonga rivelava di
sé molto più di quanto apparisse…
la sua origine d’Africa, la
sua eleganza di zebra,
il suo essere di frontiera, una verde
frontiera…
una verde frontiera tra il suonare
e l’amare,
verde spettacolo in corsa da inseguire…
da inseguiere sempre, da inseguire
ancora, fino ai laghi biancchi del silenzio
fin che Atahualpa[1] o qualque altro
dio
non ti dica: descansate niño,
che continuo io…
…io sono qui, sono venuto a
suonare,
sono vinuto a danzare, e di nascosto
ad amare…