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La "Baronessa di Carini",
ardente gentildonna dei Lanza di Trabia, che, esiliata da Palermo
per volontà del genitore (la ragazza dava scandalo, pare),si
invaghì- nel confino campagnolo- di un suo avvenente cugino.Tresca
segreta, naturalmente, fino a quando, per la spiata di un fraticello
scandalizzato, il vecchio barone decise di "fare giustizia".
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Precipitata all'inferno (così la leggenda e così
il musical
di Cucchiara) donna Laura venne raggiunta dall'amante: ambedue
destinati a farsi diavolesca compagnia per l'eternità.
Tutto questo viene allegramente raccontato da Tony Cucchiara tra
balli e canzoni che ammiccano all'epica popolare e con felice
ironia la traducono in Opera Rock, attraverso un'operazione che,
per i fantasiosi costumi di Roberto Laganà e le coreografie
ben cadenzate di Renato Greco, prende spassosa distanza dall'antico
e
si raccomanda ai gusti musicali di oggi.
Ne viene fuori uno spettacolo sempre vivace, scanzonato
e piacevolissimo, in un clima di raffinato naif.
Ghigo
De Chiara
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