Questo inferno
rosa |
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Non ferirmi no, non farlo mai più. I baci tranquillizzanti mi buttano giù. Tu vuoi mostrare a tutti l'amore che c'è fra noi, una medaglia al valore che da sola ti dài. Adesso che hai una casa un uomo e una reputazione, padrona, padrona anche del tuo padrone. vorresti che ti seguissi nel goder con distinzione di tutti i frutti della vita quasi quasi compresi quelli colti da altre dita No, non sei più tu E la memoria impertinente mi riporta là a una ragazza fra la gente smagliante di libertà. Le parolacce le risate le corse e poi tu mia se fossi un altro uomo direi: "poesia". E quando con un salto tu sei piombata tra le braccia mie ti sei spogliata senza trovar né scuse, né bugie e quando per scherzare dissi: "Quanto vuoi?" Tu rispondesti seria: "L'amor che puoi!". La disinvoltura che adesso tu hai ha come radici gli spiccioli miei. Le mura di un castello hai alzato intorno a noi e olio bollente sugli altri getti oramai scegliendo i nostri amici un computer diventi per l'occasione e chi hai scartato per te è un barbone mi offri la tua fedeltà su un piatto decorato di mille attenzioni come dire "hai comprato e ora godi le tue prigioni!" E vola la mia mente a qualche anno fa a una esplosione dirompete di vitalità a quando per punire quel moralista dell'ultimo piano tu improvvisamente gli mostrasti il seno! E quando ancor piangendo per l'emozione tu cantando "Fratelli d'Italia" gridasti:"io non ti lascio più" e la violenza con la quale mi abbracciasti un giorno, un giorno quando non conoscevo questo rosa inferno.
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