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Questo inferno rosa - Lucio Battisti

Questo inferno rosa
di
Mogol - Battisti



Non ferirmi no, non farlo mai più.
I baci tranquillizzanti mi buttano giù.
Tu vuoi mostrare a tutti l'amore che c'è fra noi,
una medaglia al valore che da sola ti dài.
Adesso che hai una casa un uomo e una reputazione,
padrona, padrona anche del tuo padrone.
vorresti che ti seguissi nel goder con distinzione
di tutti i frutti della vita
quasi quasi compresi quelli colti da altre dita
No, non sei più tu
E la memoria impertinente mi riporta là
a una ragazza fra la gente smagliante di libertà.
Le parolacce le risate le corse e poi tu mia
se fossi un altro uomo direi: "poesia".
E quando con un salto tu sei piombata tra le braccia mie
ti sei spogliata senza trovar né scuse, né bugie
e quando per scherzare dissi: "Quanto vuoi?"
Tu rispondesti seria: "L'amor che puoi!".
La disinvoltura che adesso tu hai
ha come radici gli spiccioli miei.
Le mura di un castello hai alzato intorno a noi
e olio bollente sugli altri getti oramai
scegliendo i nostri amici
un computer diventi per l'occasione
e chi hai scartato per te è un barbone
mi offri la tua fedeltà su un piatto
decorato di mille attenzioni
come dire "hai comprato e ora godi le tue prigioni!"
E vola la mia mente a qualche anno fa
a una esplosione dirompete di vitalità
a quando per punire quel moralista dell'ultimo piano
tu improvvisamente gli mostrasti il seno!
E quando ancor piangendo per l'emozione tu
cantando "Fratelli d'Italia" gridasti:"io non ti lascio più"
e la violenza con la quale mi abbracciasti un giorno,
un giorno quando non conoscevo questo rosa inferno.




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