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Un'emozione - Giorgio Gaber

Giorgio Gaber

UN' EMOZIONE


Io non appartengo a niente, figuriamoci all'amore...
Il mio amore è solamente quello che ti do...
A volte cresce il mio bisogno d'inventare,
ma come faccio a tirar fuori quello che non ho?

Un'emozione non so che cosa sia,
ma ho imparato che va buttata via...
Dolce prudenza, ti prego, resta ancora con me,
da tanto tempo non soffro grazie a te.

Un'emozione, lo so, esiste ancora,
ma ho imparato che può non esser vera...
Un'emozione sicura che sia dentro di noi,
per ritrovarsi e crescere con lei.

Una mano, una mano di donna appoggiata sul viso...
Il mio viso è fermo, la pelle di una mano...
Con dentro piccole vene intrecciate...
La mano lunga bianca della donna che amo...

La bocca, la bocca si fa più vicina per un contatto,
controllo il gesto ed ora siamo sul letto...
Una spallina che cade da sola...
E nel silenzio solo i nostri corpi in contatto...

La mia mano, meccanica, con gesti un po' studiati,
si muove più in fretta, ed ora siamo attaccati.
Si è stabilita un'intesa perfetta...
Controllo il mio corpo e studio l'entusiasmo, l'amore, l'orgasmo... l'orgasmo..

. Un'emozione non so che cosa sia,
ma ho imparato che va buttata via...
Dolce prudenza, ti prego, resta ancora con me,
da tanto tempo non soffro grazie a te.




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