Giorgio Gaber L’INTOSSICATO Io mi intossico talmente a contatto del mio prossimo che ogni tanto sono costretto a ritirarmi in campagna per disintossicarmi. Sennonché a quel punto, non avendo più gente intorno mi prende la paura che il mio odio per l’umanità sia diminuito. Allora lì, torno in città e m’incazzo, vado in campagna e mi ritiro, m’incazzo, mi ritiro, m’incazzo, mi ritiro… Insomma non riesco a risolvere dell’assurda contraddizione che si potrebbe chiamare mania di solitudine e di mondo.
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