Pier Paolo Pasolini è stato uno degli intellettuali più complessi, coraggiosi e influenti del Novecento italiano. Poeta, scrittore, regista, saggista, drammaturgo e polemista, la sua opera attraversa con forza e lucidità le contraddizioni culturali e politiche dell’Italia del dopoguerra. In questa biografia di Pier Paolo Pasolini, esploriamo la sua vita, le sue opere più importanti e il mistero che circonda la sua tragica morte.
Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna il 5 marzo 1922. Il padre, Carlo Alberto Pasolini, era un ufficiale di carriera, la madre, Susanna Colussi, insegnante di lettere, proveniva da una famiglia friulana. Fu proprio il legame con la madre a segnare profondamente la sua formazione affettiva e culturale.
Pasolini trascorse gran parte dell’infanzia e dell’adolescenza in Friuli, tra Casarsa della Delizia e altre località del nord-est. Frequentò il liceo classico e poi l’università a Bologna, dove si laureò in Lettere discutendo una tesi su Giovanni Pascoli.
Già negli anni ’40 cominciò a scrivere poesie in friulano, lingua che amava e che considerava legata a una purezza arcaica e perduta. Nel 1942 pubblicò Poesie a Casarsa, segnando il suo esordio letterario.
Negli anni seguenti, Pasolini si trasferì a Roma, dopo essere stato coinvolto in uno scandalo a sfondo omosessuale in Friuli. Fu espulso dal Partito Comunista Italiano, nonostante la sua militanza e il suo sincero impegno politico. Questo evento segnò profondamente la sua visione del potere e lo rese un intellettuale libero, ma spesso isolato.
A Roma, Pasolini entrò in contatto con gli ambienti della letteratura e del cinema. Visse in periferia e trovò ispirazione nei ragazzi di borgata, protagonisti dei suoi primi romanzi: Ragazzi di vita (1955) e Una vita violenta (1959), opere che diedero scandalo ma anche rivelarono un talento narrativo unico, crudo e poetico insieme.
Un capitolo fondamentale nella biografia di Pier Paolo Pasolini è il suo lavoro come regista cinematografico. Esordì nel 1961 con Accattone, storia di un giovane sottoproletario romano. Seguirono film come:
Mamma Roma (1962), con Anna Magnani
Il Vangelo secondo Matteo (1964), accolto con entusiasmo anche dal mondo cattolico
Uccellacci e uccellini (1966), con Totò, riflessione grottesca e politica
Teorema (1968), film-saggio sulla borghesia
Porcile (1969) e Medea (1969), con Maria Callas
Il Decameron (1971), I racconti di Canterbury (1972), Il fiore delle mille e una notte (1974) – la cosiddetta Trilogia della vita
Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975), opera estrema, violenta, allegorica, che fece scandalo
Pasolini usava il cinema come mezzo poetico e politico, per denunciare l’omologazione culturale, la perdita dell’innocenza popolare e il conformismo borghese.
Oltre alla produzione artistica, Pier Paolo Pasolini fu anche un saggista e opinionista brillante, spesso controcorrente. Collaborò con giornali come Il Corriere della Sera e Il Tempo, dove pubblicava articoli polemici, profetici, spesso duramente critici verso il consumismo, i mass media, la scuola, la politica italiana e anche la sinistra.
Denunciava l’“appiattimento culturale” portato dal progresso, la distruzione delle culture popolari, il ruolo delle televisioni nella manipolazione delle coscienze. Il suo pensiero era lucido, inquieto, non schierato. E proprio per questo fu oggetto di polemiche e censure.
Pasolini fu anche omosessuale dichiarato, in un’Italia profondamente omofoba. La sua sessualità, mai esibita ma spesso al centro delle sue opere, contribuì alla sua emarginazione e, secondo alcuni, al clima di ostilità che lo circondava.
Pier Paolo Pasolini morì in circostanze tragiche e tuttora controverse il 2 novembre 1975. Il suo corpo fu ritrovato massacrato all’Idroscalo di Ostia. Un ragazzo di borgata, Pino Pelosi, fu accusato e condannato per l’omicidio, ma molte incongruenze nel caso portarono negli anni a sospettare un delitto politico o un’esecuzione per motivi ideologici o personali.
La sua morte ha alimentato decenni di interrogativi e teorie, ma ha anche rafforzato il mito di un intellettuale scomodo, “corsaro” fino all’ultimo, capace di vedere dove gli altri si rifiutavano di guardare.
La biografia di Pier Paolo Pasolini è quella di un uomo che ha attraversato l’Italia del suo tempo con lo sguardo di un poeta, la rabbia di un profeta e il coraggio di chi non ha mai avuto paura di dissentire. Le sue parole, i suoi film, i suoi scritti sono ancora oggi studiati, citati, discussi.
Pasolini non appartiene al passato: è una coscienza critica viva, una figura necessaria per comprendere le trasformazioni culturali e sociali dell’Italia moderna. Il suo impegno, il suo dolore e la sua visione continuano a interrogarci.
Accattone (1961) – esordio cinematografico
Mamma Roma (1962), con Anna Magnani
La ricotta (episodio del film Ro.Go.Pa.G.) (1963)
Il Vangelo secondo Matteo (1964) – premiato a Venezia e elogiato anche da ambienti cattolici
Uccellacci e uccellini (1966), con Totò e Ninetto Davoli
Edipo re (1967) – rilettura moderna del mito classico
Teorema (1968), con Terence Stamp
Porcile (1969) – riflessione sulla violenza e la società borghese
Medea (1969), con Maria Callas
Il Decameron (1971) – primo film della “Trilogia della vita”
I racconti di Canterbury (1972)
Il fiore delle mille e una notte (1974)
Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975) – ultima e controversa opera, ispirata al romanzo di de Sade
Poesie a Casarsa (1942) – raccolta in friulano, sua prima pubblicazione
La meglio gioventù (1954)
Le ceneri di Gramsci (1957) – raccolta che unisce lirismo e impegno politico
La religione del mio tempo (1961)
Poesia in forma di rosa (1964)
Trasumanar e organizzar (1971)
Ragazzi di vita (1955) – romanzo d’esordio, ambientato nelle borgate romane
Una vita violenta (1959) – romanzo realista e crudo sulla povertà urbana
Il sogno di una cosa (1962) – ambientato nel Friuli contadino
Petrolio (scritto tra 1972 e 1975, pubblicato postumo nel 1992) – romanzo incompiuto e sperimentale, con forti contenuti politici e sessuali
Orgia (1968)
Affabulazione (1969)
Calderón (1973)
Pilade (1967)
Porcile (1966) – testo teatrale poi adattato in film
Empirismo eretico (1972) – raccolta di saggi su cinema, letteratura e linguaggio
Scritti corsari (1975) – articoli polemici pubblicati su giornali e riviste
Lettere luterane (postumo, 1976) – scritti su scuola, politica e società