Nino Taranto è stato uno degli artisti più rappresentativi del teatro e del cinema comico italiano, in particolare del filone napoletano. Attore, comico, cantante e autore, Taranto ha saputo conquistare il pubblico con la sua verve naturale, la capacità di improvvisazione e un legame profondo con le tradizioni popolari. In questa biografia di Nino Taranto, ripercorriamo la sua lunga carriera, dalla sceneggiata napoletana ai palcoscenici nazionali, fino al grande schermo e alla televisione.
Nino Taranto nacque a Napoli il 28 agosto 1907. Fin da giovanissimo si avvicinò al mondo dello spettacolo, esordendo nel teatro di varietà e nella sceneggiata napoletana, genere tipico della tradizione partenopea. La sua formazione artistica avvenne nei teatri popolari della città, dove affinò le sue doti comiche e musicali.
All’età di soli 18 anni debuttò ufficialmente come attore comico, dimostrando subito una grande capacità di coinvolgimento del pubblico. In questi anni, si fece notare per l’uso intelligente della mimica, delle pause e della voce: strumenti che divennero tratti distintivi del suo stile.
La vera affermazione di Nino Taranto avvenne negli anni Trenta e Quaranta, quando si impose come protagonista del teatro di rivista e del varietà. A partire da questo periodo, iniziò anche a scrivere molti dei suoi sketch e canzoni, unendo satira e umorismo popolare in un mix irresistibile.
Una parte importante della biografia di Nino Taranto riguarda la sua attività di macchiettista, ovvero interprete di canzoni comiche. Tra i suoi successi più noti spicca Ciccio formaggio, una delle macchiette più amate dal pubblico, che contribuì a renderlo celebre in tutta Italia.
Nel corso della sua carriera teatrale, collaborò con i più grandi nomi dello spettacolo italiano, tra cui Totò, Aldo Fabrizi, Anna Magnani e Wanda Osiris. Lavorò anche con celebri autori e registi, che apprezzavano la sua capacità di passare dalla comicità leggera a sfumature più profonde e drammatiche.
Parallelamente al teatro, Nino Taranto costruì una solida carriera cinematografica, recitando in oltre 90 film tra gli anni Trenta e Settanta. La sua filmografia è ricca e varia, e spazia dal cinema comico a quello drammatico.
Tra i film più significativi si ricordano:
47 morto che parla (1950), con Totò
I pompieri di Viggiù (1949)
Anni facili (1953), regia di Luigi Zampa
Totò, Peppino e… la malafemmina (1956)
Letto a tre piazze (1960), accanto a Totò e Peppino De Filippo
Operazione San Gennaro (1966), regia di Dino Risi
Il medico dei pazzi (1954), tratto dalla commedia di Eduardo Scarpetta
La collaborazione con Totò fu particolarmente importante nella biografia di Nino Taranto: i due formarono una coppia comica amatissima, in cui Taranto spesso interpretava il “contrappunto serio” alle follie del principe della risata.
Oltre al teatro e al cinema, Nino Taranto fu anche protagonista in radio e televisione, soprattutto negli anni Cinquanta e Sessanta. Partecipò a numerose trasmissioni radiofoniche della RAI, portando in onda le sue macchiette e contribuendo alla diffusione della comicità napoletana su scala nazionale.
Con l’arrivo della televisione, Taranto seppe adattarsi anche a questo nuovo mezzo. Apparve in varietà, sceneggiati e commedie musicali, sempre con il suo stile sobrio ma efficace, capace di divertire senza mai scadere nella volgarità.
Il successo di Nino Taranto fu il risultato di una combinazione unica di eleganza comica, spontaneità e profondo radicamento nella cultura napoletana. I suoi personaggi, spesso modesti, ironici e pieni di buon senso popolare, rispecchiavano l’anima del Meridione in un’Italia che stava cambiando rapidamente.
Seppe fondere la tradizione della sceneggiata e della commedia dell’arte con le esigenze del pubblico moderno, contribuendo a traghettare la comicità italiana dal palcoscenico alla televisione.
Negli anni Settanta, Taranto si ritirò gradualmente dalle scene, a causa dell’età e di problemi di salute. Morì a Napoli il 23 febbraio 1986, all’età di 78 anni. La sua morte suscitò grande cordoglio, soprattutto nella sua città natale, che gli ha dedicato teatri e strade in sua memoria.
Questa biografia di Nino Taranto racconta la storia di un artista completo, amatissimo dal pubblico e stimato dai colleghi. La sua comicità, mai banale, era fatta di intelligenza, misura e umanità. Attore di teatro, cinema, radio e TV, Nino Taranto ha saputo raccontare l’Italia del suo tempo con uno sguardo partecipe e affettuoso, lasciando un segno indelebile nella cultura popolare italiana.
Fermo con le mani! (1937, regia di Gero Zambuto) – suo film d’esordio
I pompieri di Viggiù (1949, regia di Mario Mattoli)
47 morto che parla (1950, regia di Carlo Ludovico Bragaglia) – con Totò
Napoli milionaria (1950, regia di Eduardo De Filippo)
Anni facili (1953, regia di Luigi Zampa)
Miseria e nobiltà (1954, regia di Mario Mattoli) – tratto da Scarpetta
Il medico dei pazzi (1954, regia di Mario Mattoli)
Totò, Peppino e… la malafemmina (1956, regia di Camillo Mastrocinque)
Totò, Vittorio e la dottoressa (1957, regia di Camillo Mastrocinque)
Totò, Peppino e le fanatiche (1958, regia di Mario Mattoli)
Letto a tre piazze (1960, regia di Steno) – con Totò e Peppino De Filippo
Il monaco di Monza (1963, regia di Sergio Corbucci)
Operazione San Gennaro (1966, regia di Dino Risi)
Il medico della mutua (1968, regia di Luigi Zampa)
Il sindacalista (1972, regia di Luciano Salce)
Basta guardarla (1970, regia di Luciano Salce)
Paolo il caldo (1974, regia di Marco Vicario)