Isa Barzizza, attrice raffinata e brillante del teatro e del cinema italiano, è stata una delle figure femminili più amate della commedia all’italiana del dopoguerra. Nata a Sanremo il 22 novembre 1929 e scomparsa a Roma il 28 maggio 2023, la sua carriera si è sviluppata in oltre sette decenni tra teatro, cinema e televisione, sempre con un tocco di ironia, grazia e intelligenza.
Figlia del celebre compositore e direttore d’orchestra Pippo Barzizza, Isa crebbe in un ambiente musicale e artistico che stimolò fin da giovane la sua inclinazione verso lo spettacolo. Dopo aver frequentato il liceo classico e studiato recitazione, iniziò a lavorare in teatro, debuttando giovanissima sui palcoscenici italiani.
Durante gli anni Quaranta, Isa Barzizza si affermò come soubrette e attrice comica grazie a un talento naturale e a una presenza scenica di grande impatto. Il suo volto elegante, il sorriso coinvolgente e la voce limpida conquistarono il pubblico teatrale e attirarono l’attenzione del mondo del cinema.
Uno dei momenti più importanti nella biografia di Isa Barzizza fu l’incontro con Totò, il principe della risata. Insieme formarono una coppia artistica affiatata che il pubblico adorò fin da subito. Isa divenne la partner ideale del comico napoletano in numerosi film che ancora oggi fanno parte della storia del cinema italiano.
Il sodalizio con Totò le offrì l’opportunità di lavorare con alcuni dei registi più importanti dell’epoca e di recitare in commedie di grande successo. Isa Barzizza non era solo una “spalla comica”, ma una vera attrice capace di coniugare tempi comici perfetti, bellezza e intelligenza recitativa.
Tra gli oltre 40 film interpretati da Isa Barzizza, molti sono diventati dei classici del cinema italiano degli anni ’40 e ’50. Ecco una selezione dei titoli più significativi:
“I pompieri di Viggiù” (1949), regia di Mario Mattoli – Film corale dove recita al fianco di Totò e altri grandi comici dell’epoca.
“Totò al Giro d’Italia” (1948), regia di Mario Mattoli – Una delle prime e più famose collaborazioni con Totò.
“Totò Le Mokò” (1949), regia di Carlo Ludovico Bragaglia – Parodia esilarante del celebre film “Pépé le Moko”.
“47 morto che parla” (1950), regia di Carlo Ludovico Bragaglia – Uno dei film più noti di Totò, in cui Isa interpreta il ruolo della nipote del protagonista.
“Il corriere del re” (1947), regia di Gennaro Righelli – Uno dei suoi primi ruoli cinematografici.
“C’era una volta Angelo Musco” (1953), regia di Giorgio Walter Chili – Un omaggio alla comicità siciliana.
“Febbre di vivere” (1953), regia di Claudio Gora – Film drammatico che segna un momento più serio nella sua carriera.
Oltre al cinema, Isa Barzizza lavorò anche in televisione e teatro, dove continuò a esprimere la sua versatilità artistica. Partecipò a numerose commedie e sceneggiati TV negli anni ’60 e ’70, affermandosi come attrice completa e amata dal grande pubblico.
Nel 1953, Isa Barzizza sposò il produttore cinematografico Carlo Alberto Chiesa, con cui ebbe una figlia, Carlotta. Dopo il matrimonio, decise di rallentare la sua attività artistica per dedicarsi alla famiglia. Tuttavia, non abbandonò mai completamente il mondo dello spettacolo, rimanendo una figura rispettata e talvolta ritornando in scena in ruoli speciali.
Negli anni successivi alla morte del marito (avvenuta prematuramente nel 1960), Isa riprese con maggiore continuità l’attività artistica, partecipando anche a programmi televisivi e talk show in cui raccontava la sua carriera e i suoi ricordi nel mondo del cinema.
Isa Barzizza è rimasta nella memoria collettiva come una delle attrici più eleganti e intelligenti del dopoguerra. Negli ultimi anni è stata spesso omaggiata in festival cinematografici e rassegne dedicate alla commedia italiana. Sempre disponibile, sorridente e ironica, ha mantenuto il legame con il suo pubblico fino alla fine.
È scomparsa il 28 maggio 2023, all’età di 93 anni. La sua morte ha suscitato commozione e affetto nel mondo dello spettacolo italiano, che ha ricordato la sua grazia, il suo talento e la sua fondamentale presenza nel cinema comico e popolare del dopoguerra.
La biografia di Isa Barzizza rappresenta un esempio di talento, bellezza e intelligenza al servizio dell’arte comica. La sua capacità di brillare accanto a giganti come Totò senza esserne mai oscurata è la prova del suo valore artistico. Attrice colta, ironica e mai banale, ha lasciato un segno indelebile nel cuore degli spettatori e nella storia del cinema italiano.
FILMOGRAFIA
– I due orfanelli, regia di Mario Mattoli (1947)
– Dove sta Zazà?, regia di Giorgio Simonelli (1947)
– Fifa e arena, regia di Mario Mattoli (1948)
– Totò al giro d’Italia, regia di Mario Mattoli (1948)
– I pompieri di Viggiù, regia di Mario Mattoli (1949)
– Adamo ed Eva, regia di Mario Mattoli (1949)
– Le sei mogli di Barbablù, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1950)
– Botta e risposta, regia di Mario Soldati (1950)
– Il vedovo allegro, regia di Mario Mattoli (1950)
– L’inafferrabile 12, regia di Mario Mattoli (1950)
– Figaro qua, Figaro là, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1950)
– Il mago per forza, regia di Metz e Marchesi (1951)
– Porca miseria!, regia di Giorgio Bianchi (1951)
– Sette ore di guai, regia di Metz e Marchesi (1951)
– Milano miliardaria, regia di Metz e Marchesi (1951)
– Era lui… sì! sì!, regia di Marino Girolami (1951)
– 5 poveri in automobile, regia di Mario Mattoli (1952)
– Primo premio: Mariarosa, regia di Sergio Grieco (1952) doppiata da Lydia Simoneschi
– Bellezze in motoscooter, regia di Carlo Campogalliani (1952)
– Totò a colori, regia di Steno (1952)
– Senza veli, regia di Carmine Gallone (1952)
– Siamo tutti inquilini, regia di Mario Mattoli (1953)
– Canzoni a due voci, regia di Gianni Vernuccio (1953)
– Viva la rivista!, regia di Enzo Trapani (1953)
– Gioventù alla sbarra, regia di Ferruccio Cerio (1953)
– Non è mai troppo tardi, regia di Filippo Walter Ratti (1953)
– La figlia del reggimento, regia di Géza von Bolváry e Tullio Covaz (1953)
– Un turco napoletano, regia di Mario Mattoli (1953)
– Le avventure di Cartouche, regia di Gianni Vernuccio (1954)
– Totò cerca pace, regia di Mario Mattoli (1954)
– Gran varietà, regia di Domenico Paolella (1954)
– Appassionatamente, regia di Giacomo Gentilomo (1954)
– Un palco all’opera, regia di Siro Marcellini (1955)
– I pinguini ci guardano, regia di Guido Leoni (1955)
– C’eravamo tanto amati, regia di Ettore Scola (1974)
– Garofano rosso, regia di Luigi Faccini (1976)
– Il momento dell’avventura, regia di Faliero Rosati (1983)
– Fiori di zucca, regia di Stefano Pomilia (1989)
– Grazie al cielo, c’è Totò, regia di Stefano Pomilia (1991)
– 80mq, episodio “No mamma no”, regia di Cecilia Calvi (1993)
– Assolo, cortometraggio, regia di Marco Pozzi (1995)
– Ardena, regia di Luca Barbareschi (1997)
– Asini, regia di Antonello Grimaldi (1999)
– 7 km da Gerusalemme, regia di Claudio Malaponti (2007)
– Una sconfinata giovinezza, regia di Pupi Avati (2010)
– Viva l’Italia, regia di Massimiliano Bruno (2012)
– Maledimiele, regia di Marco Pozzi (2012)
– Studio illegale, regia di Umberto Carteni (2013)
– Indovina chi viene a Natale?, regia di Fausto Brizzi (2013)