Il Grupo Aventura ad oggi è l’unica band che sia riuscita nell’intento di far conoscere la musica latino americana sul nostro territorio nazionale aprendo una breccia nel mondo pop e diventando un fenomeno commerciale proposto da quei media che fino ad allora commercializzavano solo canzoni di solito impiegate solo come balli di gruppo che oscuravano la vera natura della musica caraibica e cioè Salsa, Bachata, Merengue, Cha cha cha ecc.
In attesa dell’uscita del nuovo album “Love and Hate-Amor y Odio” prevista in America per il prossimo 20 di ottobre vi proponiamo la storia del gruppo dove potrete anche aggiungere altre notizie dall’intervista che la band ha concesso a Salsa.it in occasione del loro concerto tenuto quest’estate nella cornice del festival latino americano di Milano.Il gruppo Aventura è formato da 10 elementi, ma sulle copertine degli album sono presenti solo 4 ragazzi che sono: il cantante principale Anthony Santos, la seconda voce, Henry Santos, il chitarrista Lenny Santos ed il bassista Max Santos. L’evidente caso di omonimia fa capire la stretta parentela che intercorre fra di loro tutti originari della Repubblica di Santo Domingo ma nati (tutti tra il 1979 ed il 1982) e residenti nel Bronx di New York. Gli altri componenti del gruppo sono Toby, Sammy, Wilmo, Ronny, Alexis e Judy Santos.
Questo è stato uno dei pochissimi gruppi della Grande Mela ad uscire dal ghetto imponendo la propria musica alla gente con uno stile unico che come dice Anthony nell’intervista rilasciata a Salsa.it ” non hanno inventato la bachata ma sicuramente l’hanno cambiata”.
Lenny Santos, produttore e chitarrista del gruppo fin da piccolo ascolta musica rock ed è da qui che a 15 anni con 30 dollari si è comprato la prima chitarra e con la determinazione che lo contraddistingue si è allenato fino a diventare un bravissimo musicista. Allo stesso modo suo fratello minore Max già a dodici anni ha impugnato il suo primo basso sempre aiutato però dal fratello dal quale ha imparato a leggere spartiti e note musicali facendolo esercitare assiduamente nell’accordo di sole tre note finchè è diventato talmente bravo da accompagnare a casa sua i brani di gruppi come i Metallica, i Guns’N Roses o i più famosi bachateri dell’epoca.
Lenny a 16 anni formò la prima band chiamata “La Banda Suena” insieme a suo fratello e suo cugino che faceva il vocalist. Raccimolavano qualche spicciolo suonando davanti a Bodegas proponendo la musica simbolo del loro paese d’origine: la bachata.
La Banda Suena come la maggior parte dei gruppi New Yorkesi non funzionava ma Lenny non mollò e cercò un nuovo vocalist finchè il suo bonguero, Ronny Fernandez nel 1995 gli presentò un suo amico di nome Anthony Santos che a sua volta era in cerca con suo cugino Henry di una band in cui poter cantare.
I quattro si incontrarono e subito si sono trovati d’accordo stupiti a vicenda per le bravure artistiche di ognuno ed anche per la bellezza dei testi che abitualmente Anthony scriveva di proprio pugno.
Si creò quindi un nuovo gruppo chiamato “Los Tinelles” dove Anthony, appunto, scriveva e cantava mentre Lenny produceva oltre a fare il chitarrista.
Los Tinelles dopo aver partecipato a più di 100 feste incontrarono Carlos Dalmasi “il mago che conosceva tutto sulla musica e sulle sue sfumature” come dissero poi i quattro. Dalmasi vide una grande possibilità di crescita in loro e si adoperò in tutto e per tutto al fine di aiutarli a raffinarsi musicalmente tanto da fargli registrare il loro primo album “Los Tinelles” che tranne in qualche angolo della Pennsylvania non riscontrò alcun successo.
Incontrarono poi Julio Cesar al quale va dato il merito di aver cambiato il nome della band in Grupo Aventura. Questo produttore capì che l’immagine del gruppo doveva essere gestita dai quattro ragazzi che abitualmente sono sulla faccia principale delle copertine degli album mantenendo però invariato il numero dei componenti della formazione ed appunto cambiando il nome in Aventura.
All’inizio ai ragazzi non piacque affatto questo nome ma ad oggi mai nome fu più azzeccato poichè stanno vivendo proprio una bellissima avventura.
Cesar aiutò molto il gruppo nella registrazione del loro secondo album, primo sotto il nuovo nome. Il titolo di questo lavoro è “Generation Next” del 1997.
E l’anno dell’esplosione del fenomeno Aventura. Il disco ricevette premi su premi e la canzone “Cuando Volveras” arrivò nelle radio occupando i primi posti in quasi tutte le hit charts varcando così l’oceano facendosi conoscere al mondo intero.
Il gruppo però era deciso a non sedersi sugli allori ma volevano cercare di fare sempre di più.
Si aggiunse quindi al gruppo Toby Rivera un bravissimo cantante che oggi fa da corista e nei concerti quando non c’è la voce femminile Judy Santos, la può sostituire talmente bene che se si ascolta un loro concerto senza guardare non si capisce che ad interpretare la voce di una donna è un uomo, Toby appunto.
Con il nuovo acquisto si cercarono nuove sonorità da aggiungere alla loro bachata e così si creò un fusion di Hip Hop, R&B e salsa che vennero impiegati ai loro brani e che nel luglio 2002 sfociò nel lancio del loro nuovo disco “We Broke the Rules” che ha segnato la consacrazione del gruppo come migliori bachateri del mondo.
Questo disco dopo una settimana dall’uscita vendette 60.000 su 100.000 disponibili. La canzone simbolo questa volta si intitola Obsesion cantata da Anthony e Judy Santos ma non è solo quella, tutto l’album è un susseguirsi di canzoni una più bella dell’altra: “Todavia me Amas”, “I Believe”, “Perdi el control” (con chiaro riferimento alla colonna sonora del film “Beverly Hills Cop”) “Amor de Madre” ecc.
E’ il successo planetario, Aventura riceve il premio come miglior gruppo dell’anno, miglior gruppo rivelazione in varie parti del mondo, nominations ai premi Grammy notorietà ai livelli che solo la musica pop poteva dare oltre alla creazione di un nuovo stile musicale. Gruppi che suonano le loro canzoni, viaggi, concerti all’estero e da noi il fenomeno, nonostante le loro canzoni siano presenti da anni in Italia, è scoppiato alla fine di quest’estate facendosi conoscere su scala nazionale.
A cura di dj Fabrizio Zoro
Salsa.it