Trasferitasi con la madre in Grecia nel 1937, studia con l’italiana Trivella e soprattutto con Elvira de Hidalgo al Conservatorio di Atene.
Dopo alcuni concerti, debutta a soli 15 anni in una rappresentazione privata della Cavalleria rusticana di Mascagni, per presentarsi al
Teatro Reale di Atene in Boccaccio di Suppé nel 1940.
Rientrata negli Stati Uniti dopo la guerra, continua a studiare privatamente con Louise Castellotti, fino a quando viene ascoltata da Giuseppe Zenatello e quindi invitata all’Arena di Verona per Gioconda di Ponchielli nel 1947.
Si presenta quindi al Colòn di Buenos Aires nel 1949 e alla Scala nel 1950. I primi veri trionfi li ottiene proprio alla Scala nella stagione 1950-51 con i Vespri Siciliani, Norma, Il ratto dal Serraglio e con i Puritani all’Opera di Roma.
Da questo momento è invitata in tutti i più grandi teatri del mondo, ottenendo successi indescrivibili e guadagnandosi l’appellativo di Divina.
Oltre al normale repertorio, si è dedicata alla riesumazione di partiture ormai dimenticate, come Il turco in Italia e Armida di Rossini, Orfeo e Euridice di Gluck, Medea di Cherubini, Il pirata di Bellini, Poliuto di Donizetti.
Dotata di una voce sicuramente non perfetta secondo i canoni tradizionali, ma singolarissima per la forza di penetrazione, l’estensione (canta anche come mezzosoprano), la varietà dei colori e timbri, l’incredibile agilità e duttilità, ha una ben nota rivalità con Renata Tebaldi, fomentata dalla critica e dalle case discografiche, che ha occupato a lungo le pagine dei giornali dividendo il pubblico dei melomani in due fazioni spesso esageratamente agguerrite.
Nel 1965 decide di non partecipare più a produzioni teatrali e limita la sua attività ad incisioni discografiche e a qualche concerto.
Nel 1966 ottiene la cittadinanza americana, nel 1969 partecipa al film Medea di Pasolini e dal 1971 insegna presso la Juilliard Music School di New York, mentre nel 1973 partecipa all’inaugurazione del ricostruito Teatro Regio di Torino con la regia dei Vespri Siciliani.
Si presenta al pubblico per l’ultima volta nel 1974 a Sapporo,
al termine di una tournée in Corea e Giappone
con Giuseppe Di Stefano.
Nel 1949 si sposa con l’industriale veronese Meneghini, uno degli artefici del suo successo, dal quale in seguito si separa. Ben nota e romanzata è la lunga e tormentata relazione con l’armatore greco Aristotele Onassis.
Le sue prime registrazioni conosciute risalgono ad un concerto alla Rai di Torino nel 1949 (Norma e Puritani).
Da quel momento ci ha lasciato molte incisioni, a fianco dei più grandi cantanti dell’epoca, alcune delle quali insuperabili:
Medea di Cherubini, Anna Bolena, Poliuto e Lucia di Lammermoor di Donizetti, Gioconda di Ponchielli, Tosca di Puccini, La Vestale di Spontini, Aida, La Traviata e Macbeth di Verdi per citarne alcune.