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LAUDATE HOMINEM - Fabrizio De Andrè
LAUDATE HOMINEM
Fabrizio De Andrè



Laudate dominum

Gli umili , gli straccioni -
- Il potere che cercava
il nostro umore
mentre uccideva
nel nome d'un dio,
nel nome d'un dio
uccideva un uomo:
nel nome di quel dio
si assolse.
Poi chiamo dio
poi chiamò dio quell'uomo
e nel suo nome
nuovo nome
altri uomini
altri
altri uomini
uccise.
Non voglio pensarti figlio di Dio
ma figlio dell'uomo, fratello anche mio.
Ancora una volta
abbracciammo
la fede
che insegna ad avere
ad avere il diritto
al perdono
sul male commesso
nel nome d'un dio
che il male non volle
il male non volle
finché
restò uomo
uomo.
Non posso pensarti figlio di Dio
ma figlio dell'uomo, fratello anche mio.
Qualcuno
qualcuno
tentò di imitarlo
se non ci riuscì
fu scusato,
anche lui
perdonato
perché non si imita
imita un dio
un dio va temuto e lodato
lodato…
Laudate hominem
Non posso pensarti figlio di Dio
ma figlio dell'uomo, fratello anche mio.




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