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AVVENTURA A DURANGO - Fabrizio De Andrè
AVVENTURA A DURANGO
Fabrizio De Andrè


Peperoncini rossi nel sole cocente
polvere sul viso sul cappello
io e Maddalena all’occidente
abbiamo aperto i nostri occhi oltre il cancello
Ho dato la chitarra al figlio del fornaio
per una pizza ed un fucile
la ricomprerò lungo il sentiero
e suonerò per Maddalena all’imbrunire
Non chiagne Maddalena
Dio ci guarderà
e presto arriveremo a Durango
Strigneme Maddalena
sto deserto finirà
e tu potrai ballare o’ fandango
Dopo i templi aztechi e le rovine
le prime stelle sul Rio Grande
di notte sogno il campanile
e il collo di Ramon pieno di sangue
Sono stato proprio io all’osteria
a premere le dita sul grilletto
vieni, mia Maddalena voliamo via
il cane abbaia quel che è fatto
è fatto Non chiagne Maddalena
Dio ci guarderà
e presto arriveremo a Durango
Strigneme Maddalena
sto deserto finirà
e tu potrai ballare o’ fandango
Alla corrida con tequila ghiacciata
vedremo il toreador toccare il cielo
all’ombra della tribuna antica
dove Villa applaudiva il rodeo
Il frate pregherà per il perdono
ci accoglierà nella missione
avrò stivali nuovi un orecchino d’oro
e sotto il velo tu farai la comunione
La strada è lunga ma ne vedo la fine
arriveremo per il ballo
e Dio ci apparirà sulle colline
coi suoi occhi smeraldini di ramarro
Non chiagne Maddalena
Dio ci guarderà
e presto arriveremo a Durango
Strigneme Maddalena
sto deserto finirà
e tu potrai ballare o’ fandango
Che cos’è il colpo che ho sentito
ho nella schiena un dolore caldo
siediti qui e trattieni il fiato
forse non sono stato troppo scaltro
Svelta Maddalena prendi il mio fucile
guarda dov’è partito il lampo
miralo bene cerca di colpire
potremmo non vedere più Durango
Non chiagne Maddalena
Dio ci guarderà
e presto arriveremo a Durango
Strigneme Maddalena
sto deserto finirà
e tu potrai ballare o’ fandango




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