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INFERMIERE E ORFANELLE- Daniele Silvestri

INFERMIERE E ORFANELLE

Daniele Silvestri

Erika

Ah che giornata tremenda

Che giornata lunga

E che caldo che fa

È meglio spalare la terra

O essere in guerra

Piuttosto che qua.

Perduta tra garze e siringhe

E le mille lusinghe

Che malati e dottori ci fano

Cercando coi pochi quattrini

E i troppi bambini

Di arrivare alla fine dell'anno.

Però che disgrazia, che tragico errore

L'illogico amore

Per questo mestiere

Siamo tutte convinte sia nostro dovere

Così siamo noi infermiere.

Frida

Ah che tremenda fatica

Restarsene quieta

Tenuta così

Ingiustamente punita

Mi tengon legata

Immobile qui

Privata di ogni diritto

Un ostaggio perfetto

Che nessuno vuol riscattare

Soltanto quell'uomo stupendo

Che un giorno cantando

La vita mi seppe ridare

Però che disgrazia, che tragica fine

Sapersi bambine ma senza sorelle

Nè padre nè madre, nè zie neanche quelle

Così siamo noi orfanelle.





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