Fin dai primi anni ‘80, innamoratosi del basso elettrico,
Max Gazzè si è impegnato ad acquisire sempre maggior padronanza
dello strumento, cimentandosi con stili diversi quali progressive
rock, ska, new wave, jazz e soul. Nato a Roma nel 1967, Max
ha trascorso diversi anni a Bruxelles dove ha studiato musica
e intrapreso una carriera professionale esibendosi con vari
gruppi. Per cinque anni ha fatto parte, come bassista, arrangiatore
e coautore, dei 4 Play 4, formazione inglese di Northern Soul
che effettuò escursioni pionieristiche nell’acid jazz. Con
la band si è trasferito successivamente nel Sud della Francia
dove ha lavorato anche come produttore artistico (Pyramid,
Tiziana Kutich).
Rientrato
a Roma, dal ‘91 Max si è dedicato a sperimentare con le sonorità
nel suo piccolo studio di registrazione, componendo musiche
per colonne sonore (molto apprezzato il suo contributo ad
alcuni cortometraggi di Antonella Ponziani, tra cui “La nota
stonata” e “Scherzo di un Do minore”), oltre a suonare intensamente
per un anno e mezzo con gli Emporium, gruppo R&B. Dal ‘94
suo interesse principale è stata la realizzazione del primo
album, pubblicato nel gennaio 1996, nel quale ha debuttato
come cantante con l’accompagnamento di una piccola e affiatata
formazione comprendente Monterisi alla batteria. Max Gazzè
ha presentato in versione acustica i brani di “Contro un’onda
del mare”, in tour con Franco Battiato, alla fine del ‘95.
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L’album,
segnalato dalla stampa specializzata italiana tra i migliori
dell’anno, vantava notevole diversità di climi musicali
e originalità nella stesura dei testi: due episodi particolarmente
significativi, “Quel che fa paura” e “Sono pazzo di te”,
divennero singoli e apprezzati videoclip. Dopo un anno
d’intensa attività live e una lunga tournée con Daniele
Silvestri, negli ultimi mesi del ‘97 ha iniziato a preparare
il suo secondo album. Nel ‘98 Gazzè ha collaborato all’album
di tributo a Robert Wyatt “The Different You” con il brano
“Oh Caroline”. Il secondo album – “La favola di Adamo
ed Eva” (1998) - anticipato dai singolo “Cara Valentina”
e “Vento d’estate” (canzone interpretata insieme all’amico
e collega Niccolò Fabi), ha ricevuto sia i consensi unanimi
della critica che l’approvazione del grande pubblico.
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I
singoli “La favola di Adamo ed Eva” e “L’amore pensato” si
imponevano tra i brani più programmati dalle emittenti radiofoniche
negli ultimi mesi del ‘98 e i primi del ‘99. L’entusiasmo
suscitato da “La favola di Adamo ed Eva” si rifletteva inoltre
sugli ottimi posizionamenti ottenuti da Gazzè nei referendum
indetti dalle riviste specializzate (sia tra i lettori che
tra gli esperti). Proprio a qual periodo risalte l’invito
a partecipare all’edizione 1998 del prestigioso Premio Tenco.
La
sua popolarità si è poi ampliata grazie alla sua partecipazione
all’edizione 1999 del Festival di Sanremo (sezione "Giovani")
dove ha presentato “Una musica può fare”.
Il
brano è stato successivamente inserito in una nuova versione
dell’album, oltre ad essere immesso nel mercato come singolo.
La lunga stagione di concerti culmina durante l'estate,
salvo poi lasciare spazio all'artista per preparare il nuovo
album. Scelto come "Big" per il 50° Festival di Sanremo,
si presenta con un brano come sempre originale - "Il timido
ubriaco" - che se non raccoglie un largo consenso della
giuria popolare, viene invece estremamente rivalutato dalla
giuria tecnica. Pochi giorni dopo il Festival esce il suo
terzo album, sempre su etichetta Virgin, che questa volta
intitola semplicemente “Max Gazzè”.
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