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NOVE DI SERA - Enzo Jannacci

NOVE DI SERA

Enzo Jannacci

 

Nove di sera, solo un uomo è per la via
non accetta compagnia, però a casa non ci va
la gente a casa non è più come una volta
ora sono tristi e muti qui davanti alla tivù
La luna in cielo, grande, grossa e prosperosa
fa una mossa maliziosa e si rivolge proprio a lui
l'uomo distratto non le fa molta attenzione
ma siccome è un chiacchierone
sta parlando tra di sé
L'uomo da solo, coi suoi soliti argomenti
può parlar tranquillamente, avversari non ne avrà
gli amici a casa impareranno questa sera
una nuova tiritera, presentata alla tivù
La luna in cielo, non prevista dal programma
luminosa e color fiamma si rivolge proprio a lui
L'uomo distratto non raccoglie questo invito
e in mancanza di un nemico
si bisticcia tra di sé
Gli innamorati non inventano più nulla
tanto il riso come il pianto glielo insegna la tivù
La vita stessa resterà a guaradre muta
quella vita più vissuta, che si vede alla tivù
È mezzanotte, l'uomo con filosofia
fa la pace con se stesso ed in silenzio se ne va
La luna in cielo, rassegnata e un po' delusa

si nasconde dietro un muro, a guardare la tivù

 

peterang@link.net





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