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Dialogo

Tu, uomo tu, dio,
padre poi ragazzo mio,
sul mio seno aggrappato,
tra un insulto e un bacio.
E donna non vuol dire pazza,
né martire che di certo viene a noia;
tu sei forte, perché sai dire "mia",
tu sei niente appena scappo via.
Apriamoci,
gridando odio per un po’ d’amore,
ma almeno apriamoci,
gridando odio per un po’ d’amore,
per sentirci naturali,
piú nudi, piú veri.
E donna, donna tu,
se vuoi di piúche cosa devo fare,
nelle fiabe mi ero visto re, vincitore.
Vendendo fumo, vendendo guerra,
vendevo me, vendevo la violenza,
e son rimasto senza piú poesia
a fare l’uomo,
a farti roba mia.
Abbracciami,
gridando odio per un po’ d’amore,
ma adesso abbracciami,
ridando odio per un po’ d’amore,
per sentirci naturali,
piú nudi, piú veri




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