E TU NON RIDERE Se il vero è questo nostro tempo da dimenticare a volte viene in mente che è meglio vivere d'amore Avevo un gran timore di non capir più niente del sentimento umano ma dopo poche ore avevo lei per mano Era di primavera non mi ricordo il mese e neanche l'anno, vidi la gioia fermarsi e farmi un cenno Inadeguatamente mi abbandono a questa dolce sconosciuta l'unica degna di ossessionare la mia vita. Poi tolgo il cuore dal suo corpo tenue di fanciulla ma per giocare come un bambino con la palla E tu non ridere mio dolce amico non dare ascolto alle mie stupide emozioni e tu non ridere che in fondo il mondo è questo assalto di dolci confusioni Così stupita guardava il cielo il bello i criminali ma senza impegno come fanno le piante e gli animali Era persino troppo emozionante per chi allena il suo cuore coi bei concerti i discorsi importanti e le letture Si camminava casti per la strada o in riva al mare come due innamorati della Cina Popolare E tu non ridere mio dolce amico non dare ascolto alle mie stupide emozioni e tu non ridere che in fondo il mondo è quest'assalto di dolci confusioni In una notte calda piena di abbandono e di tremore come si suole fare abbiamo fatto l'amore Poi tutt'a un tratto ho visto nei suoi occhi un velo di malinconia e stranamente senza dire niente se n'è andata via La luce mia s'è spenta e piano piano mi sto spegnendo anch'io ora è silenzio nirvana pace e notte... oblio E tu non ridere mio dolce amico non ti stupire di questa storia mai esistita si può anche vivere senza capire se il vero è il sogno o il resto della vita
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