PIERLUIGI GALLO    
 

Armato di volontà e buona resistenza ha iniziato ad approfondire con serietà la disciplina della danza, studiando con tutti quei maestri che pensava fossero in grado di insegnare qualcosa da aggiungere al bagaglio professionale di un’artista (dalla danza classica ... al funky), fermandosi anche due mesi a Los Angeles.
L’entusiasmo poi fa miracoli; e il suo con quello di altre tredici persone creò il miracolo "Crazy Gang"!
Fecero un sacco di belle cose: "Pop Corn", "St. Vincent", "Sanremo" ... e uno spettacolo sorprendentemente innovativo a teatro, "Crazy Dance".
Ma come quasi tutti i gruppi ad un certo punto si sono detti: "Ognuno per la sua strada!"
Quella volontà e resistenza di cui parlavamo prima, ma anche la sua preparazione, gli aprirono le porte della televisione, e così fece tre volte "Domenica in", tante produzioni con Pippo Baudo e Gino Landi come: "Varietà", "Uno su cento", "Gran Premio", "Numero Uno", "Serata d’Onore".
Poi sulle reti Fininvest: "Gran Galà", "St. Vincent", "Questo è amore", "Primadonna".
Nella sua anima artistica c’erano comunque altri battiti di ali come la recitazione e il canto che intanto studiava, perché colorare lo spazio con il movimento, comunicare le emozioni con la parola e riempire il pentagramma della vita con le note della voce, trovavano una loro ragione di coesistere nel musical, ed era esattamente quello che nel suo cuore premeva più di ogni altra cosa! ... Quello era un bel film ... una grande magia! La magia del teatro!
Ed è stato il teatro che gli ha regalato le altre grandi emozioni della sua carriera artistica, con ruoli da protagonista in commedie e musicals: "Polvere di stelle", "Arcobaleno", "West Side Story", "Porci con le ali", "Can Can", "Grease" e "Hello, Dolly!".