In settembre partecipa ai concerti antinucleari del Madison
Square Garden di New York, organizzati dal "Musicians United
For Safe Energy" (M.U.S.E.), suonando in due serate (NO
NUKES: inoltre una sequenza di circa un quarto d'ora compare
nel film No Nukes). Ormai trentenne, il Boss proseguirà
negli '80 cori immutata energia la sua irresistibile ascesa.
La grandissima popolarità conseguita da Bruce Springsteen
nella seconda parte dei 70 assume dimensioni ancor più eclatanti
nel decennio seguente. Il celebre rocker pubblica nuovo
materiale con parsimonia ma non si risparmia certo nei concerti,
che costituiscono la base della sua leggenda, e non manca
alle più importanti iniziative a scopo benefico. Contemporaneamente
la sua musica assume una fisionomia più moderna; diminuiscono
le soluzioni fantasiose, cosi come gli spazi per chitarra
solista e piano, in favore di un sound più semplice e schematico,
con una ritmica scandita e qualche innesto elettronico.
Dopo vari rinvii e una lavorazione estenuante (oltre un
anno), alla fine del 1980 esce THE RIVER. attesissimo album
doppio prodotto da Springsteen, Jon Landau e Steve Van Zandt.
Attraverso venti canzoni viene ripercorso tutto l'itinerario
stilistico di Springsteen, dai rock festosi di tre minuti
(Sherry Darling, Hungry Heart) a brani ad ampio respiro
con atmosfere epiche (Point Blank, Drive All Night, Indipendence
Day) a ballate intimiste, drammatiche (The RIver, Wreck
On The Highway). Il disco viene accolto bene dalla critica,
vende più di due milioni di copie e proietta Hungry Heart
in cima alle classifiche.
Il relativo tour prende il via il 3 ottobre in Michigan
e porta il Boss da un capo all'altro degli States e poi,
nel 1981, in Europa, Giappone e Australia. Al rientro in
patria prendono corpo vari progetti dei singoli componenti
della E Street Band. Miami Steve lavora a un disco solista,
Clarence Clemons forma i Red Bank Rockers (che più avanti
incideranno due LP, RESCUE e HERO), Roy Bittan si aggrega
alla band di Stevie Nicks. Springsteen, dal canto suo, si
dedica al rilancio del cantante soul Gary U.S. Bonds, uno
dei suoi maestri di gioventù, dando un sostanziale contributo
a DEDICATION e ON THE LINE, insieme a Van Zandt. Di lì a
poco, inaspettato, esce NEBRASKA, raccolta di canzoni acustiche
registrate dal solo Springsteen in casa, con un comunissimo
registratore a 4 piste. L'album riaccosta l'artista alle
radici del folk americano grazie a brani crudi, suggestivi,
con testi centrati su tematiche sociali; nonostante lo stile
inconsueto, il disco entra nei Top 10 e prepara il trionfo
di Springsteen nei referendum di Roling Stone per il 1982.
NEBRASKA rimane comunque un episodio a parte nella discografia
del Boss, che nel 1984 inizia a modificare il proprio stile
con Dancing In The Dark, brano orecchiabile che apre la
strada al nuovo album BORN IN THE U.S.A.; il pezzo avrà
anche una versione dance e un video clip firmato Brian De
Palma. Il LP esce in contemporanea mondiale il 4 giugno
e riporta un successo senza precedenti (diciotto milioni
di copie vendute, un anno ai vertici delle classifiche U.S.A.)
grazie a un rock trascinante e compatto, con brani brevi
e immediati come Born In The U.S.A. I ritmi semplificati
e qualche tocco di sintetizzatore garantiscono la fruibilità
del disco anche per un pubblico quasi digiuno di rock. Cover
Me, Born In The USA, I'm On Fire, l'm Going Down e Glory
Days sono i 45 giri che escono nei quindici mesi seguenti
scandendo le tappe dell1interminabile tour mondiale di Springsteen;
la E Street Band ora, oltre a Clemons, Bittan, Danny Federici,
Gary Tallent e Max Weinberg comprende la corista Patti Scialfa
e, al posto del dimissionario Van Zandt, Nils Lofgren, chitarrista
di vasta esperienza con parecchi LP all'attivo.
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Miami Steve, assente già in alcuni pezzi di BORN IN
THE U.S.A., preferisce separarsi dal Boss per seguire
la propria carriera solista. Nel 1985 Springsteen, sempre
sensibile alle iniziative a carattere sociale, trova
il tempo di partecipare a U.S.A. FOR AFRICA (contribuisce
a U.S.A. FOR AFRICA con un inedito, Trapped di Jimmy
Cliff), e al progetto di Van Zandt "Artists United Against
Apartheid", comparendo in Sun City (SUN CITY). Alla
fine dell'anno il cantante firma un appello pubblico
contro la chiusura di una fabbrica di Freehold, la sua
città, e in gennaio prende parte con la band a uno spettacolo
a sostegno degli operai: My Hometown, pubblicata da
poco, diventa l'inno di questa protesta. Qualche mese
più tardi, insieme a Southside Johnny, Clemons, Lofgren
e altri incide J.A.M. '86 a beneficio dei poveri del
New Jersey sotto la sigla J.A.M. ("Jersey Artists For
Mankind"). Ma il 1986 è data importante soprattutto
per la pubblicazione di LIVE 1975/85, monumentale riepilogo
di dieci anni di attività live e primo documento ufficiale
dei concerti di Springsteen dopo centinaia di bootlegs. |
Il disco, preceduto dal singolo War e da un poderoso lancio
pubblicitario, esce in novembre ed entra in classifica direttamente
al primo posto.
Springsteen, all'apice della fama, viene eletto per la terza
volta artista dell'anno dai lettori di Roiling Stone. Un
anno dopo TUNNEL OF LOVE presenta un interprete meno esuberante
e brani intimistici, malinconici: i toni si sono fatti morbidi,
lontani dal rock di BORN IN THE U.S.A. Brilliant Disguise
(pubblicata a 45 giri) è il brano più commerciale di un
album piacevole, che contiene belle canzoni (Valentine's
Day, Walk Like A Man, Tougher Than The Rest) e riporta ottime
vendite ma suscita anche molti dubbi critici. Nel 1988 le
apparizioni pubbliche di Springsteen sono caratterizzate
da un deciso taglio politico. In luglio, davanti a 160.000
persone a Berlino Est, interviene a un concerto che celebra
il nono anniversario della rivoluzione sandinista in Nicaragua.
Quindi da settembre fa parte (con Sting, Peter Gabriel,
Tracy Chapman e altri) dello "Human Rights Now!", il tour
organizzato da Amnesty International, che tocca venti città,
da Londra a Buenos Aires, con enorme eco di stampa e televisione.
Nello stesso periodo pubblica un EP con una versione live
di Chimes Of Freedom (di Dylan) e ne devolve il ricavato
ad Amnesty International. In campo video sono da ricordare
Video Anthology 1978-88, raccolta di clip ed esibizioni
dal vivo pubblicata all'inizio del 1989, e due partecipazioni
di rilievo: a Black & White Night, film concerto in onore
di Roy Orbison, e a A Vision Shared video e disco (FOLKWAYS:
A VISION SHARED) che rendono omaggio a uno dei più importanti
cataloghi di musica popolare americana, quello della Folkways.Il
sound si è fatto più quadrato, massicio, le canzoni, sostenute
da una simile base, acquistano una dimensione epica: Bruce
scrive brani di grande forza melodrammatica e li interpreta
con grinta, caricandoli di enfasi.
I risultati sono travolgenti: Born To Run. Thunder
Road, Junglelands, Backstreets, She's The One entrano
nella storia del rock di quegli anni. BORN TO RUN
diventa rapidamente disco d'oro e gli ultimi due mesi
del 1975 segnano la consacrazione di Springsteen:
Time e Newsweek gli dedicano la copertina, mentre
Bruce e la E Street Band, rinforzata da Van Zandt
(che era comparso in BORN TO RUN per arrangiare i
fiati di Tenth Avenue Freeze-Out), intraprendono,
con grande risonanza, una tournée che copre gli Stati
Uniti e tocca l'Europa. Dopo la fine del tour a supporto
di Amnesty International (Human Rights Now!), susseguente
al Tunnel Of Love World Tour, Bruce Springsteen sembra
chiudere un ciclo oramai lungo quasi vent'anni.
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Intatti dichiara sciolta la sua partnership con la storica
E Street Band e si ritira per un lungo periodo dalle scene
in favore della vita familiare insieme alla sua compagna
Patti Scialfa, che, negli anni, gli regalerà tre figli (Jesse,
Evan e Sam). Il silenzio è rotto solo dalla partecipazione
al benefit per il Christic Institute di Los Angeles insieme
con Jackson Browne e Bonnie Raitt, dove in versione acustica
e solitaria presenta vecchie e nuove composizioni, fatto
che comunque non anticipa nessuna uscita discografica a
breve scadenza. Finalmente nella primavera 1992 arriva la
pubblicazione di nuovo materiale, che inaspettatamente trova
spazio su due dischi ben distinti, HUMAN TOUCH e LUCKY TOWN
e dove ad accompagnare il musicista del New Jersey, ci sono
session men di varia estrazione (oltre all'unico superstite
della E Street Band, Roy Blttan, si contano Jeff Porcaro,
Randy Jackson, Gary Mallaber, Mark lsham, Sam Moore, David
Sancious, Ian McLagan...). Il primo album mostra Springsteen
in chiara vena "populista" sulla scia di BORN IN THE U.S.A.,
dove il suono marcatamente radiofonico dell'opera sembra
snaturare composizioni pregevoli come I Wish I Were Blind,
57 Chanels (And Nothin' on) e With Every Wish. LUCKY TOWN,
fra l'altro inciso nell'arco di poche settimane, invece
presenta tracce meno meditate e più spontanee come Living
Proof, Souls Of The Departed e Better Days, che riportano
l'artista a contatto con l'american music più schietta.
I due lavori comunque segnano un deciso calo di vendite,
soprattutto negli Stati Uniti, dove il nome di Springsteen
non gode più della medesima popolarità degli anni Ottanta.
Dopo la fine della tournée mondiale a seguito di HUMAN TOUCH
e LUCKY TOWN viene pubblicato un live, MTV PLUGGED, peraltro
in un primo momento pensato per il solo mercato europeo,
registrato su commissione della rete televisiva MTV. La
stagione che segue porta il musicista a una serie di ripensamenti,
che si risolvono temporaneamente con il grande successo
del tema guida di PHILADELPHIA, Streets Of Philadelphia,
che vale a Springsteen addirittura un Oscar quale miglior
canzone, oltre ad altri riconoscimenti.
A
seguito di tale affermazione commerciale la Columbia pensa
bene d pubblicare l'antologia GREATEST HITS, arricchita di
quattro brani inediti (Secret Garden, Murder Incorporated,
Blood Brothers e This Hard Land) che ricongiungono il rocker
con l'E Street Band, nella cui formazione inaspettatamente
compare anche Steve Van Zandt.Non è comunque la strada dell'amarcord
che sembra interessare Springsteen, come dimostra il nuovo
album che segue a breve. THE GHOST OF TOM JOAD, ispirato al
romanzo The Grapes Of Warth di John Steinbeck (ma anche all'omonimo
film di John Ford) e a tutta una serie di brani di Woody Guthrie,
è un ritorno al folk sepolcrale di Nebraska (1982), anche
se questa volta l'artista non disdegna un leggero accompagnamento
strumentale. L'opera nel complesso si rivela efficace, soprattutto
grazie a brani come The Ghost Of Tom Joad e Across The Border,
frutto di una vena compositiva ritrovata, fra l'altro premiata
con un Grammy per il miglior album a carattere folk. A quel
punto Springsteen parte per un lungo tour mondiale che lo
vede esibirsi in teatri di piccola capienza, dove si presenta
in scena con sole chitarra e armonica, alternando i brani
del nuovo corso con antichi cavalli di battaglia (fa specialmente
la nuova versione di Born In The U.S.A. in chiave blues e
letteralmente privata del celebre ritornello). A esattamente
un anno di distanza dal lavoro precedente giunge quindi il
mini CD BLOOD BROTHERS, accoppiato a un omonimo documentario
dl due ore che ritrae Springsteen e la E Street Band ai tempi
delle session per le tracce inedite di GREATEST HITS: i brani
presenti nel mini album vivono di una creatività a fasi alterne,
positiva per quanto riguarda la cover degli Havalinas, High
Hopes, e alquanto enigmatica per la nuova Without You.
La
presente biografia è interamente tratta dal CD-ROM "Enciclopedia
della Musica Rock" della Microforum Italian. Tutti i diritti
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