Eh...
cos'č? E' che... quando Sottotono colpisce, chi non č con
noi non capisce clique AC non aggredisce se no finisce che
c'č chi si ferisce, io c'ho almeno trenta buoni motivi, tu
no, e allora dimmi per cosa vivi? Oh, proprio per nulla temo,
questo mi sa che č scemo, č inutile che lo meno. Quindici
dal mio lato materiale, normale quello con cui hai a che fare,
altri quindici nati dal mio viaggiare. Effe no, naturalmente!
Uno: per lui, non lo vedi ma č in mezzo a noi, io lo chiamo
Dio, tu chiamalo come vuoi. Due: con chi ogni giorno affronto
il mondo la mia donna, l'unica su cui conto. Tre: Maximilian,
vivono con me al centro del vortice. Quattro: contiamo su
validi supporti che oltre che svolgere i proprio doveri mi
spingono verso il cinque: l'Area Cronica, la prova che chi
la dura la vince. Sei: lā dove tutto č iniziato il giorno
in cui sono nato e in 'sto casino mi son cacciato. Chi ad
ogni mio show di muovere il culo non smette compra cassette
per il sette. Otto: chi produce. Nove: il tipo che smazza.
Dieci: chi capisce e apprezza. Undici: per mia madre. Dodici:
per mio padre, credici, eh yo. Questa storia č vera come č
vero che i Bastardi sono 13, guidati da Dio, un filo invisibile
ci collega lega il mega trio. Una spada per l'Hip Hop dal
cielo č scesa e quattordici e quindici sono Marya e
Esa.
Se sparo, pā pā, scappi, perché ti ho preso. Ancora
pā pā scoppi, e fai l'offeso. Non c'ho tempo da spendere perché
vendo il tempo che ho.
Se uno sei č l'ordine sull'isola del tornā, uno sette l'impeccabilitā
della.... Diciotto: perché ci conto, sondo con le mie rime
il mondo, sognando il giorno in cui sfondo. Diciannove: possibilitā
nuove, tutto cambia forma, si muove. Per la magia che si cela
dietro a certi incontri, certi eventi, a causa di venti d'energia.
Ventuno: c'č chi obietta se fumo ma niente e nessuno potrā,
per quanto critichi, mai dare limiti alla mia libertā, eh
yo! Pā pā, scappi il dubbio č ragionevole, Jay Z giā da ventidue
troppi. Ventitre: il futuro č hi tech chi resta back č un
bluff. Ci si vanta per liriche, superbasi, megagrafiche si
decanta lo splendore sul finire di questi anni novanta. Ci
si raccomanda di non stupirsi, chi non č adatto č proprio
il ventiquattro: sfrutta il mio lavoro per arricchirsi. Ci
si avvince finchč si vince, ogni sogno che la sfiga infrange
č il venticinque. Due sei: sono le mazzate che ti darei, metti
il naso nei fatti miei. C'č chi ci crede e d'impegno si mette,
due sette: ogni radio che musica Hip Hop trasmette chi lavora
in ferie e non ha la faccia da sberle, ogni giornale che somigli
ad Aelle (e sono pochi). Puoi dare credito al mio nome o no,
o pensi che sia un momentaneo fenomeno. Pā pā, se sbotto,
perché hai il cervello scarico, troppa droga da papavero.
Due otto: č quello che mi ha insegnato il tipo che si č bruciato
dopo aver fatto il botto. Duenove: la grana, la gloria, la
fama e ciō che attorno a loro si muove. Lascia che spenda
per ogni tipa che ho fatto contenta il 30! Se sparo pā pā
scappi, perché ti ho preso. Ancora pā pā scoppi, e fai l'offeso.
Non c'ho tempo da spendere perché vendo il tempo che ho.
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