La
carriera musicale di Neffa, segnato all’anagrafe con
il nome di Giovanni Pellino, comincia verso il finire degli
anni ’80, con una vocazione per gli strumenti a percussione.
Nato come batterista, infatti, esprime il suo spontaneo
talento ritmico suonando, con lo pseudonimo di Jeff Pellino,
insieme ad alcuni gruppi hard-core italiani tra cui vale
la pena ricordare i "Negazione", popolare formazione
punk che, all’apice della carriera, riuscì
persino ad aprirsi un varco nelle classifiche americane.
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Con
gli anni ’90 alle porte, le passioni musicali
di Giovanni incontrano un cambiamento risolutivo, ed
i suoi contatti con la scena Rap italiana trasformano
dei comuni interessi in una travolgente passione.
Diventato Neffa, epiteto acquisito dal cognome di un
giocatore della Cremonese ammirato dall’artista,
inizia una fruttuosa collaborazione con l’amico
DJ Gruff, insieme al quale darà vita al gruppo
Isola Posse All Star, che diventerà presto un
nome di culto nell’underground Hip Hop italiana.
Nel 1994, sciolta la Isola Posse, Neffa e DJ Gruff raggiungono
il collega Deda con cui costituiscono la storica formazione
dei Sangue misto, che inciderà una fortunata
pietra miliare intitolata "SMX".
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Nonostante
il promettente esordio dei Sangue Misto, Neffa sceglie d’intraprendere
un percorso d'indipendenza e, nel 1996, realizza con i suoi
"Messaggeri della Dopa" un album omonimo che lo
porterà per la prima volta all’attenzione del
grande pubblico, grazie anche al successo del singolo "Aspettando
il Sole".
Due anni più tardi, esce "107 Elementi",
secondo album della sua carriera solista.
Poi, nel 2001, un altro cambiamento di rotta
interviene a determinare la composizione del suo ultimo
lavoro, "Arrivi e partenze", dove il musicista
abbandona il Rap per dedicarsi alla forma-canzone, ad un
genere certamente più fruibile, ma altrettanto complesso.
Intanto,
parallelamente alle tournée, fioccano ormai anche
proposte per l'interpretazione di opere liriche, un'aspirazione
coltivata fin da bambino e che finalmente il tenore è
riuscito a realizzare.
L'ultima sua fatica è proprio l'incisione della temibile
"Tosca" di Giacomo Puccini, un capolavoro che
il timido cantante toscano sa rendere con classe e gusto
del fraseggio sopraffini.
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