LA
STORIA
Giovannino
(Don Chisciotto di Girgent) è un personaggio realmente
esistito.
Un contadino che, nel periodo della guerra, riuniva tutti
bambini delle famiglie sfollate nella campagna agrigentina
di Poggio Muscello, alle spalle del tempio di Giunone
e raccontava, in un dialetto appena comprensibile, le
storie di Don Chisciotte.
Qualche tempo fa, stimolato da Lando Buzzanca, a scrivere
un "musical" sul Cavaliere della Mancia, mi ritorṇ alla
mente il contadino di Poggio Muscello e, con entusiasmo,
iniziai subito le mie ricerche.
Scoprii ben presto l'esistenza di un " Don Chisciotte"
dell'Abata Meli, il testo che, quasi certamente, Giovannino
aveva imparato a memoria e che, alla maniara dei cantastorie,
"usava" per tenere buoni i bambini e per una sorta di
innocente esibizionismo.
Dal libro dell'Abata Meli ho cercato di "prendere" gli
umori, in esso contenuti, di una Sicilia arcaica pregna
di cultura spagnola.
Una Sicilia con uno spiccato senso dell'onore, della giustizia,
dell'inventiva, della genialità, della fantasia. Dal Cervantes
gli episodi salienti: dall'investitura di Don Chisciotte,
da parte di un oste, a Cavaliere Errante, ai mulini a
vento, contro i quali il mio Don Chisciotte, con chiari
riferimenti ai mali che da sempre affliggono la Sicilia,
inveisce:
"Nelle vostre spire si nasconde il lercio dell'umanità!
Venite,che voglio spezzare con la mia lancia questi vostri
arroganti tentacoli, che si muovono, che cambiano posizionamento
infidamente per non dare il destro al riconoscimento.
E voi, siculi codardissimi e fitusi, lasciate che il Mostro
opri lo stritolamento delle vostre cervelle....."
TONY
CUCCHIARA
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