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PRIMO ATTO

GIOVANNINO
E perchè no?
Ignorante e villico lo sei e tanto! Anche se giammai potrai eguagliare la mia tremebonda consorte, ua sorella, che in quanto a bruttezze fisiche e morali, nella storia delle umane genti, non teme confronto alcuno!
Bene! Ti assumo come scudiero e ti nomo seduta stante Sancio Panza!
E chiamami Eccellenza!

PEPE'
Giuvà, ma tu sei pazzo da legare!
Finiscila di giocherellari e veni a casa, ca c'è il bestiami da strigliari e darici a mangiari.
E la simenza da siminari prima ca veni a chioviri.
Giuvà, ti devi dare una carmata, ca pazzo stai addivintanno.

GIOVANNINO
Tu dunque ti arrifiuti di sequirmi?
Vuoi forse finire i tuoi giorni accossì comunementi?
Il mondo ca ti offersi è di cavalleria avventurosa e galanti.
Un giorno ti farò covernatori d'isola, ca a scangio di covernari pecori e bestiame, sarai covernatori di omini in carne e ossa.

PEPE'
(MENO CONVINTO) Ma tu si pazzu!

GIOVANNINO
Ebbene, che tu rimanga a tribolar col mostro!
Io errerò giulivo anche se solingo.
Giulivo pur se orbato della tua presenza.

PEPE'
(SEMPRE MENO CONVINTO) Giuvà, ma tu sei pazzo.

GIOVANNINO
Io vò! Ti affido tutti i miei averi e la mia amatissima consorte:
abbine cura.

PEPE'
(URLANDO) Quando si parte?!!

GIOVANNINO
Subitaneamenti!!!

ENTRA IL CORO E MENTRE CANTA AIUTA I DUE A VESTIRSI ALLA MANIERA DI DON CHISCIOTTE E SANCIO PANZA

CORO
E presa venne la decisioni
di partiri pi lochi scanosciuti
col moventi di fuiri di casa:
pari comu si fussiru impazzuti.

Ci fanno l'armatura a Giovannino
con latta di due sordi e scolapasta.
Per spata un legno duro, tipo alivo,
qualchi pennacchio rosso e tanto basta.

Ed a Pepè, quarmenti subalterno,
ci tocca solamenti un pezz'i spata,
ca manco è bona pi fari pertusi
ca servinu a piantarici 'a 'nzalata!

E fu così ca due poveri cristi
si prontano pi fare i cavaleri
coi nomi di "Chisciotto" e Sancio Panza
a copia degli erranti,quelli veri.

LA VESTIZIONE E' FINITA. IL CORO ESCE DI SCENA.

DON CHISCIOTTO E SANCIO
Noi siamo Don Chisciotto e Sancio Panza
nativi siamo ambo di Girgenti
parati comu veri cavaleri
e pronti pi partìri immantinenti.

DON CHISCIOTTO
Io dei nemici ni fazzo porpetta
como che appena si mostrano a mia
ca quelli boni non hanno a temere
stanno alle leggi di cavalleria.

A DUE
Noi siamo Don Chisciotto e Sancio Panza
nativi siamo ambo di Girgenti
parati comu veri cavaleri
e pronti pi partìri immantinenti.


SANCIO
Io di coraggio ci n'ho poco e nenti
forsi picchì non son vero picciotto
davanti ad un pericolo imminenti
io no, non scappo: mi la faccio sotto!

A DUE
Noi siamo Don Chisciotto e Sancio Panza
nativi siamo ambo di Girgenti
parati comu veri cavaleri
e pronti pi partìri immantinenti.







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