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Biografia

Il 1966 è anche l'anno di "Se telefonando", un testo del giovane giornalista Maurizio Costanzo messo in musica dal maestro Ennio Morricone, un'altra grandissima canzone e di un altro brano di Donaggio dopo "Come sinfonia", "Una casa in cima al mondo". Mina si accosta poi alla musica brasiliana, ed uno dei suoi successi del 1967 è la versione italiana di una canzone scritta dal grande cantautore Chico Buarque de Hollanda, "A banda" (che diventa "La banda"); nello stesso anno incide la sua versione di una bella canzone scritta da Don Backy e lanciata da Johnny Dorelli al Festival di Sanremo, "L'immensità", e poi "Conversazione" e "Se c'e' una cosa che mi fa impazzire".

Scaduto il contratto con la Ri-Fi Mina fonda insieme con il padre una sua casa discografica, la PDU, nell'Agosto del 1967: tra le prime incisioni per la nuova etichetta c'e' "La canzone di Marinella" di Fabrizio De Andrè, che attira l'attenzione sulla produzione del cantautore genovese. Alla fine dello stesso anno esce l'album "Dedicato a mio padre", e nel 1968 lancia "Vorrei che fosse amore" (sigla della "Canzonissima" di quell'anno, che Mina presenta insieme a Walter Chiari e Paolo Panelli) e "La voce del silenzio", uno dei suoi capolavori, versione di una canzone presentata anche questa a Sanremo da Dionne Warwick.


Il 1969 e' l'anno di "Non credere", scritta per lei da Mogol e Roberto Soffici, mentre nel 1970 Mina si sposa con il giornalista del "Messaggero" Virgilio Crocco e continua a mietere successi con "Bugiardo e incosciente" (traduzione di Paolo Limiti di un brano del cantautore spagnolo Juan Manuel Serrat),
"Insieme" e "Io e te da soli", entrambe scritte da Mogol e Lucio Battisti, la coppiadi autori in quegli anni di maggiore successo, che compone per Mina ol'anno seguente "Amor mio" e "La mente torna": tra l'altro in questi 45 giri collabora con la Tigre di Cremona un giovane gruppo destinato al successo anche oltreoceano, la Premiata Forneria Marconi.

E' un momento felice anche nella vita privata: l'11 Novembre del 1971 nasce Benedetta, la secondogenita. Nel 1972 c'e' il ritorno in televisione, con il programma "Teatro 10", in coppia con Alberto Lupo con il quale interpreta la sigla finale "Parole parole": è un altro grande successo che si accompagna a quello di una canzone scritta da Tony Renis, "Grande grande grande", certamente fra i suoi brani più noti. Nel 1973 il marito Virgilio Crocco muore in un incidente stradale negli Stati Uniti, investito da un pirata della strada; continuano i successi discografici con "E poi", scritta dall'ex Rokes Shel Shapiro, e con un L.P. interamente dedicato a Franco Califano, "Amanti di valore" (che sarà il primo disco solo con canzoni di un autore). Altro successo televisivo è la trasmissione "Milleluci", nel 1974, condotta insieme a Raffaella Catrrà, la cui sigla "Non gioco più", con la partecipazione di Thoots Thielmans all'armonica a bocca, domina l'hit-parade.

Il 1975 è l'anno di "L'importante è finire", scritta da Cristiano Malgioglio ed Alberto Anelli, e di un album omaggio a Lucio Battisti, "Mina canta Lucio". "Mina quasi Jannacci" racchiude alcuni brani tra i migliori del cantautore medico milanese, fra i quali spicca "Sfiorisci bel fiore" (in seguito inciso da Pier Angelo Bertoli e Francesco De Gregori, e già cantato anche da Gigliola Cinquetti).

Il 1978 è l'anno della sua ultima esibizione dal vivo, alla Bussoladomani di Viareggio, immortalata nel "Live '78", in cui incide anche due canzoni di uno sconosciuto cantautore genovese, Ivano Fossati: "Stasera io qui" e "Non puoò morire un'idea". In quello stesso anno abbiamo anche l'ultima apparizione televisiva ufficiale, il video con la sigla finale del programma "Mille e una luce", "Ancora ancora ancora".

Da quest'anno in avanti Mina vive in isolamento in Svizzera, a Lugano (otterrà anche la cittadinanza elvetica), facendo uscire ogni anno periodicamente un disco doppio, uno con cover e l'altro con brani inediti, collaborando con il figlio Massimiliano come arrangiatore ("Attila" nel 1979, "Kyrie" nel 1980, "Salomè" nel 1981 e così via).
Da qui in poi la cantante si ritira dalle scene, ma rimane sempre vicino al pubblico attraverso i suoi album, che escono ad una scadenza quasi annuale. In ognuno di questi Mina si contraddistingue per la sua grande classe e la sensibilità interpretativa. Molte sono le collaborazioni artistiche da lei effettuate nel corso di questi anni, tra gli altri ritroviamo Adriano Celentano, Piero Pelù, Mick Hucknall, Renato Zero.

 

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