Nata a Bagnara Calabra, Reggio Calabria, il 20 settembre del 1950, a metà degli anni Sessanta si trasferisce a Roma, e al Piper, la famosa discoteca capitolina ottiene, come Patty Pravo anni prima, le prime scritture e incontra l'allora sconosciuto Renato Zero, con cui instaura un importante sodalizio. Insieme riescono ad entrare come ballerini nei "Collettoni" di Rita Pavone e nel corpo di ballo Don Lurio, partecipando a trasmissioni come "Partitissima" e "Canzonissima". In seguito, sempre con l'artista romano, dà vita a spettacoli dove lei si esibisce dipingendosi il corpo mentre Zero mima i contenuti dei disegni. Grazie a queste esperienze entra a far parte della compagnia che realizza il musical "Orfeo 9" di Tito Schipa jr che diveiene anche un film per la tv e un disco ai quali lei partecipa. Quindi Loredana viene chiamata dalla compagnia di Garinei e Giovannini per la commedia musicale "Ciao Rudy", accanto ad Alberto Lionello e Paola Borboni. Ma a suscitare scandalo è il musical "Hair" in quanto gli interpreti si presentano in scena completamente nudi. Proprio questa disavventura la porta verso la musica. È il musicista americano Bill Conti (quello della colonna sonora di Rocky e che aveva già partecipato a "Orfeo 9") a spingerla a cantare.
Alla fine degli anni Settanta arriva il vero e proprio successo con gli album "Tir" e "Bandabertè" trascinato soprattutto dal singolo "E la luna bussò" di Ivano Fossati. Nel 1982 vince il Festivalbar con "Non sono una signora".
Poi altre sue canzoni diventano molto popolari: nell'album "Jazz",
"Il mare d'inverno" di Enrico Ruggeri, in "Savoir faire", "Ragazzo
mio" di Luigi Tenco e "Aqua" del musicista brasiliano Djavan dal disco
"Carioca". Nel 1986 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo
con un pezzo di Mango, "Re".
di Lucio Mazzi
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