Biografia
Non mancano, poi, momenti di affettività in cui l’amore è allo stesso
tempo estrema salvezza (L’eredità), ricerca di un difficile equilibrio
(Johnny) o forse un sogno (Mamma musica). La solidarietà a favore
dei bambini cubani ha portato i Nomadi a contatto con giovani musicisti
della Scuola Nazionale di Musica di Cuba, che sono stati coinvolti
in alcuni degli arrangiamenti presenti nell’album. E’ stato realizzato,
inoltre, un video clip, protagonista il brano "Quando ci sarai", tutto
"made in Cuba", dal direttore della fotografia, all’intera troupe
erano cubani. Al regista, Alejandro Gil Alvarez, membro dell’UNEAC
(Unione Nazionale Scrittori e Artisti Cubani), ha rappresentato in
varie rassegne all’estero-Messico, Germania, Cile, ecc. il cinema
cubano, Direttore alla fotografia, Raul Perez Ureta, dal ’62 ha all’attivo
oltre 86 lavori di produzione tra film, fiction, documenti vari, video
clip, tra i quali "Madagascar".
Infine l’autore Leonardo Padura Fuentes. La bandiera dei Nomadi, dunque,
sventola sempre più alta.
1997 "LE STRADE, GLI AMICI, IL CONCERTO": così i Nomadi (Beppe,
Cico, Daniele, Elisa, Francesco, Danilo) hanno voluto chiamare il
nuovo doppio CD live, album n.23 della loro carriera, contenente 34
brani tra i più significativi del percorso musicale del gruppo.
Si va da "Un pugno di sabbia", "Come potete giudicar", "Noi non ci
saremo", "Ho difeso il mio amore", "Canzone per un’amica", "Dio è
morto", "Crescerai", "Io vagabondo", via via fino a canzoni più recenti
come "La settima onda", "Il vento del nord", "Né gioia né dolore";
sono presenti anche canzoni meno note al grande pubblico, ma care
ai fans come "Gordon", "Senza patria", "Ricordati di Chico", "Riverisco"
e "Il fiore nero". Spiccano, inoltre, le collaborazioni musicali con
gli spagnoli CELTAS CORTOS, "20 de Abril" (brano inedito), con il
gruppo di cornamusa bretoni BAGAD QUIMPERLE BRETAGNE, "C’è un re",
"Bianchi e neri" e "Contro" e con l’arpa celtica di ANDREA POZZOLI,
"Hasta siempre comandante", "Ophelia", "Il vecchio e il bambino".
Oltre 2 ore di musica per raccontare una storia che, dalla fine degli
anni ’60 ad oggi, ha visto i NOMADI tra i protagonisti indiscussi
della scena musicale italiana. La sonorità e gli arrangiamenti sono
di pregevole fattura e quasi ossessiva è stata la cura per la scelta
degli ambienti acusticamente idonei alle registrazioni, trattandosi
di un live. E così, tra il Teatro Valli di Reggio Emilia, l’Auditorium
di Trento, i Palasport di Udine e Ferrara, i teatri tenda di Montichiari
(BS) e Quero (BL) è nato "LE STRADE, GLI AMICI, IL CONCERTO", un album
che ribadisce la vocazione dei NOMADI a cercare il contatto diretto
con il pubblico, lontano dai lustrini degli show televisivi di prima
serata. E la gente ricambia questa coerenza con tanto affetto, che
tradotto in cifre fa 12 dischi di platino, 150 concerti ogni anno
con una media complessiva di oltre 500.000 presenze, 150 fans club
sparsi per l’Italia. E poi, ad arricchire questa lunga storia c’è
l’impegno umanitario, la raccolta di fondi e i numerosi viaggi dei
NOMADI nelle aree critiche del mondo, come ambasciatori di pace e
solidarietà. In segno di riconoscenza per tutto ciò, la UNITED ARTISTS
FOR PEACE, il 20 settembre, durante il concerto di ASSISI (PG), in
occasione del II° FESTIVAL PER LA PACE, ha consegnato al gruppo il
premio "ARTISTI PER LA PACE 1997". Di questo concerto è stato realizzato
un home video doppio con lo stesso titolo del disco "Le strade, gli
amici, il concerto" Il 1997 si è concluso con il viaggio in Chiapas,
dove i Nomadi, insieme a Lorenzo Jovanotti, si sono inoltrati in quella
regione del Messico per incontrare i campesinos guidati dal subcomandante
Marcos. Il viaggio in Messico è stata inoltre occasione per un lungo
incontro, a San Cristobal De Las Casas, con l’Arcivescovo della Diocesi
Samuel Ruiz Garcia, il viaggio si è concluso con l’esibizione in due
concerti: uno a Città del Messico, l’altro a Milpa Alta.
L’incontro con altri musicisti, forse lascia presagire che i NOMADI,
in un futuro prossimo, saranno sempre più un circo musicale dove si
ritroveranno di volta in volta Artisti più o meno noti, tutti accomunati,
però, da quello che i fans simpaticamente chiamano "Spirito Nomade",
una sorta di riferimento per chi con la musica ha a cuore la solidarietà
e la speranza. Un’ occasione di musica, quindi, questo album, ma anche
un modo di proiettare.
1998
Il 1998 vede la conferma del successo dell’Album "Le strade, gli amici,
il concerto" oltre 250.000 le copie vendute, ma una novità raggiungerà
tutto il mondo nomade: Elisa Minari e Francesco Gualerzi lasciano,
per motivi personali, il gruppo e intraprendono nuove strade. Il cammino
dei Nomadi continua e vede arrivare l’entusiasmo del reggiano MASSIMO
VECCHI, al basso e voce.. Non solo Massimo Vecchi ma anche l’amico
ANDREA POZZOLI, che rimarrà fino alla fine del Tour ’98 e già nel
’97 aveva collaborato con i Nomadi nell’Album "Le strade, gli amici,
il concerto", affermato professionista, entra nel gruppo con i suoi
particolari strumenti: arpa celtica, percussioni ecc. La nuova formazione
inizia, già da Febbraio, i lavori per un nuovo Album dal titolo "UNA
STORIA DA RACCONTARE", tutto di brani inediti: "Una storia da raccontare",
"Anni di frontiera", Ti lascio una parola – Goodbye", "Il profumo
del mare", Canto alla luna", "Tempo che se ne va", " Mediterraneo",
"32° parallelo", "Buonanotte ai sognatori". L’Album uscirà a settembre
1998. Un’attenzione particolare vorremmo riservarla al brano "Le leggende
di un popolo" frutto dell’esperienza del viaggio nella riserva indiana
di Rosebud nel Sud Dakota e dall’amicizia nata con il popolo Lakota,
in particolare con Duane Hollow Horn Bear, guida spirituale dei Lakota.
Contemporaneamente però continua l’intenso Tour che vede il gruppo
in ogni angolo del nostro paese.
Andrea Pozzoli
saluta il gruppo e si unisce alla famiglia SERGIO REGGIOLI violino
e percussioni. Già dalla primavera i Nomadi in collaborazione con
la CGD progettano l’uscita di una collana di musica etnica "A world
of Nomads" così descritta da Beppe Carletti: "La collana "A world
of nomads" non è altro che un lungo e insolito diario di viaggio tradotto
in musica. Durante i viaggi di questi ultimi anni, in Sud Dakota,
in India settentrionale, Perù, Messico, Cuba, Palestina e Marocco,
ho lentamente maturato la consapevolezza dell’immenso patrimonio culturale
racchiuso nella tradizione musicale di questi paesi. Per questo motivo,
ho sentito la necessità di cogliere l’atmosfera dei momenti più intensi
che ho vissuto, non solo per diffondere una cultura alternativa alla
nostra, ma anche per custodire una tradizione che potrebbe presto
essere dimenticata.
Come musicista, ho avuto la possibilità di conoscere e apprezzare
numerosi artisti di grande talento; come uomo, ho constatato la drammaticità
della situazione in cui questi musicisti e i popoli a cui appartengono
vivono. Così, le royalties delle vendite di "A world of nomads" contribuiranno
ad aiutare tutte quelle associazioni che si occupano della salvaguardia
dei diritti di popoli in difficoltà. Non credo che la carità dei paesi
ricchi possa salvare quelli poveri e del resto non sono certamente
in grado di fornire soluzioni a squilibri politici ed economici determinati
da secoli di storia, credo comunque che un progetto come "A world
of nomads" sia un piccolo passo verso la scoperta e la rivalutazione
di culture diverse e lontane, un modo per dare loro quella dignità
che i soldi non daranno mai." L’anno si è chiuso con oltre 150.000
copie vendute dell’album "Una storia da raccontare" una grossa soddisfazione
per il gruppo.
1999
Nel mese di giugno i Nomadi partono per dell’Albania, grazie all’Ass.
Rock no war, visitano alcuni campi profughi e si esibiscono in due
concerti insieme a Paolo Belli: uno ad Elbasan ed uno a Tirana. Nel
mese di ottobre durante la visita di S. S. il Dalai Lama in Italia,
hanno di nuovo l’occasione di incontrarlo a S, Polo D’Enza (RE) e
a Votigno di Canossa (RE) presso la Casa del Tibet. In questo scorcio
di fine millennio arrivano sul mercato CD e Home Video SOS CON RABBIA
E CON AMORE, rispettivamente contenenti 15 e 20 brani, che i Nomadi
presentano al pubblico e che racchiude, in un simbolico viaggio musicale,
la sintesi di tante esperienze maturate in questi ultimi anni, nei
frequenti viaggi a contatto con la sofferenza e la privazione di tanti
popoli. Basta sfogliare l’album, allegato all’omonimo CD musicale,
per comprendere come ogni canzone è frutto emotivo di episodi e sensazioni
che il tempo ha legato indissolubilmente all’anima del gruppo plasmandone
personalità e coerenza. Il Video è una nuova occasione per incontrare
i Nomadi, per ascoltare le loro storie, per respirare l’atmosfera
festosa e confidenziale di un concerto, ma allo stesso tempo è un
appello accorato per non dimenticare le realtà devastanti di miseria
che affliggono tante parti del pianeta e che spesso offendono persino
la dignità dell’essere. SOS con rabbia perché la solidarietà attivata
con l’aiuto dei Fans, Associazioni di volontariato e con tante persone
di buona volontà, è una goccia che spesso non basta nemmeno ad alleviare
di poco la sofferenza. Rabbia contro gli eccessi di un consumismo
che finisce per essere sconsiderato, rabbia contro l’indifferenza,
rabbia contro i potenti della terra che non trovano una chiave di
volta per riequilibrare il debito dei paesi poveri, rabbia contro
tutte quelle ideologie che ledono i diritti fondamentali della persona.
SOS con amore perché è l’amore che fa grande ogni piccolo gesto, perché
solo l’amore può risanare le ferite dell’ egoismo, trasformando la
solidarietà in condivisione. Da tempo ormai le produzioni artistiche
dei Nomadi, e quindi anche quest’ultimo, non nascono per il consenso,
ma sono un mezzo per coagulare forze e risorse, da convogliare dove
c’è più necessità; ed in tal senso i concerti rappresentano sicuramente
il momento centrale di incontro e di dialogo. SOS CON RABBIA E CON
AMORE per concludere il cammino faticoso di questo secolo, dove insieme
ad un positivo benessere ed alla tecnologia abbiamo dovuto sopportare
il peso di guerre, catastrofi nucleari, ingiustizie diffuse. Ci vuole
rabbia per tenersi svegli e non dimenticare, ma sarà l’amore a ridare
speranza a quanti ancora non possono considerare il vivere come una
gioia.
2000
Con la nuova formazione già sperimentata: Beppe Carletti (tastiere),
Daniele Campani (batteria), Cico Falzone (chitarra), Danilo Sacco
(voce e chitarra), Massimo Vecchi (voce e basso), Sergio Reggioli
(percussioni, violino e whistle) a ottobre i Nomadi hanno pubblicato
un nuovo album di inediti dal titolo LIBERI DI VOLARE.
www.nomadi.it
|
Musicalstore.it - Viale Cina, 11 00060 Formello (RM) - P.IVA 05093611001
Tutti i diritti sono riservati ©
|
|