E
mi e mi e mi
E io e io e io andare andare e uscire all’aria
sudare sudare e il cuore il cuore il cuore da trascinare fino a prendere
a prendere il treno il treno E nella galleria la gente entra al buio
esce ammalata cesso d’ un farmacista e nello stretto ti guardano ti
domandano chi sei il patrimonio e il mestiere che per loro il viaggiare
non lo è poi ti tocca un portiere viscido e una stanza umida e nell’altra
stanza le bagasce a dare il menù e tu con una voglia che non vuoi
a tirare la Bibbia nel muro chiudere a chiave anche la finestra e
a ciambellarti sopra il cuore Uh medico medico medico mio medicone
Uh vieni vieni giù dal seggiolone Una sedia dura scemo di un tortaio
una farinata che suda e le manca il sale tutti succhiatori di lische
dal pappone il giù se giri la testa ti vedi il culo e a star fuori
c’è il rischio che ti tocchi una passione per una faccia da Madonna
che ti sposta il comò un amore mai in esclusiva sempre con qualcosa
da pagare una signorina che sotto la coda ha il buco da signora Uh
medico medico medico mio medicone Uh vieni vieni giù dal seggiolone
Uh che cazzo di contratto mi faresti fare Uh che a forza di prendere
aria si va all’ospedale E io e io e io non andare non andare stare
qui stare qui stare qui dormire dormire e io e io e io non andare
non andare stare qui stare qui stare qui sognare
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