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ZIRICHILTAGGIA - Fabrizio De Andrè
GIOVANNA D'ARCO

Fabrizio De Andrè

Attraverso il buio Giovanna d'Arco
 precedeva le fiamme cavalcando
 nessuna luna per la corazza ed il manto
 nessun uomo nella sua fumosa notte al suo fianco.

 Sono stanca della guerra ormai
 al lavoro di un tempo tornerei
 a un vestito da sposa o qualcosa di bianco
 per nascondere questa mia vocazione al trionfo ed al pianto.

lalala lalala lalalalalala
lalala lalala lalalalalala

Son parole le tue che volevo ascoltare
ti ho spiata ogni giorno cavalcare
e a sentirti cosė ora so cosa voglio
vincere un'eroina cosė fredda, abbracciarne l'orgoglio.

E chi sei tu lei disse divertendosi al gioco,
chi sei tu che mi parli cosė senza riguardo,
veramente stai parlando col fuoco
e amo la tua solitudine, amo il tuo sguardo.

lalala lalala lalalalalala

E se tu sei il fuoco raffreddati un poco,
le tue mani ora avranno da tenere qualcosa,
e tacendo gli si arrampicō dentro
ad offrirgli il suo modo migliore di essere sposa.

E nel profondo del suo cuore rovente
lui prese ad avvolgere Giovanna d'Arco
e lā in alto e davanti alla gente
lui appese le ceneri inutili del suo abito bianco.

lalala lalala lalalalalala

E fu dal profondo del suo cuore rovente
che lui prese Giovanna e la colpė nel segno
e lei capė chiaramente
che se lui era il fuoco lei doveva essere il legno.

Ho visto la smorfia del suo dolore,
ho visto la gloria nel suo sguardo raggiante
anche io vorrei luce ed amore
ma se arriva deve essere sempre cosė crudele e accecante.

lalalalalala



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