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Il debole fra i due - Max Gazzè

Il debole fra i due

Max Gazzè

 

Seduce te assorbendo in stile molle 
e fermento 
un lento progredire 
dirottato verso l'abnorme 
verso quel che è male smisurato 
che per il peso barcolli 
ingrassi il respiro su me 
che ti ambivo la bocca

Sciocca deviazione la tua 
come una svolta secca sbalordisci 
e sorprendi tutti i capricci a 
diventare necessità

Chissà per quale patologia 
ti ho sentita e vista 
via via peggiorare nel modo 
nel tempo

Seduce il fenomeno memoria 
l'accadimento asciutto è principe 
di una storia d'amore che quasi 
muore ed esce senza avviso sulla porta

non te ne sei accorta 
ma eri più bella e più gentile 
prima di finire in pasto all'indolenza 
prima dell'abuso a gomiti larghi 
sul tuo corpo che mi era perfetto 
tu che ora tratti l'aspetto 
Come un traditore

Amore non perdere mai ti prego 
l'unico rimasto 
fra i nostri fili di appartenenza 
resto lo con la mia presenza

E resti tu innamorata nell'occhio 
che stringi a fessura 
perché veda l'ombra di me 
innamorato ancora 
e incolpa il debole fra i due 
scegli dove meglio affonda 
la lama del tuo coltello 
ingorda nella fame del ficcare

E resti tu innamorata nell'occhio 
che stringi a fessura 
perché veda l'ombra di me 
innamorato ancora


 




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