Nato
all'Asmara l'8-8-1937 ma cresciuto a genova, è ritenuto
con Bindi, Gino paoli e Luigi Tenco uno dei fondatori della
cosiddetta "Scuola genovese" da cui nacque la
canzone moderna italiana ed il cantautorato.
ha conosciuto e condiviso insieme al suo amico e compagno
di banco Luigi Tenco al Ginnasio "Andrea Doria"
la passione per i films musicali e per il Jazz .
I due cominciano a scrivere canzoni sotto la guida di gianfranco
Reverberi e di Giorgio Calabrese.
Vince nel frattempo due concorsi nazionali di traduzione,
ma abbandona coraggiosamente a due esami dalla laurea la
Facoltà di Legge, decidendo di dare alla sua vita
una ormai irrinunciabile svolta artistica.
Dopo
il '56 trasferitosi a Varese, conosce e collabora con Piero
Chiara alla nascita del quindicinale politico liberale "L'Altolombardo";
scopre la canzone francese di Brassens,Brel, Aznavour ed
inizia il suo percorso componendo il brano che darà
l'impronta a tutta la sua produzione artistica futura: "Il
Poeta".
Si diploma in inglese alla scuola interpreti di Milano che
raggiunge quotidianamente viaggiando sul treno che da varese
porta a Milano assieme a studenti e operai (non prenderà
mai la patente....!) . Sono gli anni del boom economico
e contemporaneamente del fenomeno dell'emigrazione; da questi
treni Bruno vede con i propri occhi scendere famiglie di
emigrati arrivate al nord col miraggio del lavoro: compone
così "La donna del Sud".
In quel periodo compone "Ritornerai" e con questo
brano cominciano ad arrivare i primi riconoscimenti.
A Milano comincia a frequentare e conoscere l'ambiente artistico
di quegli anni, dai "Gufi" ad Enzo Iannacci e
a Lavorare al mitico "Derby" di Milano, il locale
del Cabaret degli anni '60, assieme a Cochi e Renato, Felice
Andreasi e Lino Toffolo: il suo successo come autore, cantante
ed interprete comincia a diventare sempre più importante;
inizia così la sua vera attività artistica
che comincia ad impegnarlo in concerti e tournée
internazionali fra le quali anche una insieme a Mina.
Alla fine degli anni sessanta Bruno Lauzi conosce e diventa
amico di Lucio Battisti che gli propone di entrare nella
sua casa discografica, la "Numero Uno": inizia
una proficua collaborazione col duo Battisti-Mogol che Bruno
suggellerà portando al successo, come interprete,
brani storici quali "E penso a te", "L'aquila"
e
"Amore caro, amore bello" con il quale raggiunge
il primo posto in hit parade: vince vari premi della critica
discografica con canzoni cantate da lui o scritte per gli
altri quali "Lo straniero" per George Moustaki,
"Quanto t'amo" per Johnny Holliday, "L'appuntamento"
per Ornella Vanoni, "Piccolo uomo" per Mia Martini
incontrando artisti internazionali come Vinicius De Morales,
Toquinho, Petula Clark, Dionne Worwick,Tony Bennet, Piter
Ustinov, Gabriel Garcia Marquez, Serge Reggiani, Scrive
canzoni per bambini quali "La tartaruga" e "Johnny
Bassotto" ed inizia a collaborare praticamente con
tutti gli artisti nazionali, tenendo, tra gli altri, a battesimo
"sconosciuti" come Edoardo Bennato, Roberto Vecchioni
(che gliene saranno per sempre grati), i Gatti del Vicolo
Miracoli.
Collabora
con i fratelli La Bionda ed è il primo tra
i colleghi ad ospitare in televisione baglioni e,
forse, l'unico con Mina ad avere battisti in un suo
speciale "televisivo".
Sempre in quel periodo nasce una sincera simpatia
personale con il suo avvocato di allora, un certo
Paolo Conte,che gli fa ascoltare su un vecchio "mangia-cassette"
un brano("Onda su onda") di cui subito Bruno
si innamora portandolo al successo.
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Sarà
poi la volta di brani come ("Genova per noi")
e ("Bartali"), tanto che Conte ebbe a definirlo
"grande ambasciatore della mia musica".... Incide
("Angeli") con Lucio Dalla, ("Naviganti")
con Ivano Fossati, ("Maria dei parafulmini") con
Ron ed il figlio Maurizio fino ad ospitare Paolo Conte al
vibrafono nel proprio disco "Back to jazz".
Ha
vinto il premio della critica nel 1989 al Festival di Sanremo
con il brano "Almeno tu nell'universo" scritto
con Maurizio Fabrizio.
Alla tenera età di 63 anni Bruno Lauzi è un
cantante, compositore, autore di testi, cabarettista e poeta
(ha pubblicato due titoli: "I mari interni" edito
da Crocetti Editore e "Riapprodi" edito da Rangoni
Editore, riuniti ora con il titolo "Versi facili"
per le Edizioni Marittime dello stesso Lauzi.
Nel tempo libero si occupa di politica (sua antica passione),
giornalismo, gastronomia
ed è , sissignosi, un cercatore di funghi.
Programmi? Diventare un bel vecchio. Nei prossimi vent'anni,
dai 63 attuali agli 83, conta di giocarsi il tutto per tutto
al motto di: Adesso o mai più!
www.brunolauzi.com