Sul suo palcoscenico-cielo Michael è la stella più brillante.
Durante le sue esibizioni ci sono laser, luci stroboscopiche,
nuvole di fumo colorate che avvolgono ogni cosa, magia ed
illusione si fondono tra gli effetti speciali e i fuochi
d'artificio, ma il pubblico si scalda solo per lui e per
la sua musica. Michael ne ha per tutti i gusti: dal blues
di "I'll Be There", al rock di "Beat It", al funky di "Lonely
One". Ogni sua interpretazione diventa reale su un palcoscenico
che non ha più confini. Basta ascoltarlo mentre canta la
triste ballata "She's Out Of My Life": egli è in grado di
trasformare vacue sciocchezze sentimentali in passione vera
e sa far sentire, ad ogni singolo spettatore, lo struggimento
del suo desiderio; o basta guardarlo quando balla "Billie
Jean", librandosi sul palco come fosse privo di peso: ti
fa vibrare il sound per tutto il corpo e tu sei lì, con
lui, sotto i riflettori. non c'è da meravigliarsi se, poco
prima della partenza del "Victory Tour", è scoppiato il
"fenomeno delle petizioni": ogni città dove non era stato
previsto il concerto, cominciò a darsi da fare per raccogliere
firme e riuscire, così, ad ottenere una performance nel
proprio stadio. A Boston, alla redazione del quotidiano
"Boston Herald", che aveva stampato dei tagliandi di petizione,
arrivarono ben diecimila risposte. Allo Iowa State University,
gli studenti raccolsero venticinquemila firme per riuscire
ad ottenere un'esibizione dei Jackson nel loro Stato. Anche
i politici si impegnarono in questa, per loro, originale
campagna: il sindaco di Boston e quello di Detroit invitarono
il gruppo nei loro rispettivi stadi, e a Gary le autorità
organizzarono una manifestazione intitolata "Michael Jackson
Come Home".
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Addirittura c'è chi dice che lo stesso Ronald Reagan,
in occasione della visita di Michael Jackson alla Casa
Bianca, abbia insistito personalmente affinchè l'artista
si esibisse a Washington. Insomma Michael era ormai
un "fenomeno musicale" di quelli con la "effe" maiuscola
e il suo nome apparteneva già alla leggenda. 1985-86
- Michael Jackson diventa editore e lo fa alla grande.
Il cantante acquista ad un'asta il catalogo ATV di quattromila
canzoni, inclusi duecentocinquantuno brani dei Beatles!
Questo, come è logico, scatena la rabbia del signor
paul McCartney che, presente all'asta, avrebbe voluto
per se i diritti d'autore del suo vecchio gruppo ed
invece si trova a non poter far nulla contro questo
"mostro" di potenza, ricchezza e furbizia che gli soffia
l'affare sotto al naso. Nella primavera del 1985, presso
il museo M.me Tussaud, a Londra, viene eretta la statua
di cera che rappresenta il cantante in una sua caratteristica
posa. |
Verso la fine di Marzo Michael vola nella capitale inglese
per assicurarsi che l'opera sia di suo gradimento e ne rimane
piuttosto soddisfatto. Ovviamente la folla lo attende numerosa:
più di cinquemila persone si trovano sul posto a rendere
omaggio al loro beniamino, salutando l'arrivo della star
con la rituale ovazione. Michael si fa fotografare vicino
a quest'opera, dalla quale risulta difficile distinguerlo;
altezza naturale, guanti bianchi, espressione grintosa.
Nel 1986 Michael Jackson partecipa ad una iniziativa per
aiutare il Terzo Mondo: scrive insieme a Lionel Richie la
canzone "We are the World", che diventa un commovente inno
di pace cantato da tutti. Alla relizzazione del brano hanno
partecipato le stelle più brillanti del mondo della canzone,
unite in un gruppo dal nome di "USA for Africa". Con questo
brano Michael vince il Grammy come autore della canzone
dell'anno. Nel frattempo, Michael è impiegato in un film
per la Walt Disney, che lo vede protagonista accanto ad
Angelica Houston. "Captain EO" è una produzione di George
Lucas per la regia di Francis Ford Coppola. Si tratta di
un minifilm in cui Michael lotta contro mostri di cartapesta
nello scenario di un conflitto spaziale. Il film viene trasmesso
solo a Disneyland o in altri contesti gestiti dalla Walt
Disney Production, che detenie l'esclusiva della pellicola.
Capitan EO - Spieghiamo subito cos'è "Capitan EO"."Capitan
EO" è un mini film che Michael ha girato nell'estate dell'84,
prodotto da George Lucas, diretto da Francis Ford Coppola
e con la partecipazione di Angelica Houston. La pellicola
è incredibile, piena di effetti speciali e in tridimensione,
dura solo diciassette minuti, ma è un concentrato di tecnica
e spettacolo. Basti pensare che onìgni minuto di film è
costato ben un miliardo e settecento milioni di lire. Purtroppo
non è cosa da tutti poterlo vedere, in quanto lo proiettano
solo a Disneyland e a Epcot, la città del futuro costruita
in Florida. Del resto, la Walt Disney Production si era
impegnata in questo lavoro, proprio per poterne avere l'esclusiva.
Quindi non ci rimane che consolarci ascoltando il riassunto
di questo spettacolo: il film è costituito da un'avventura
spaziale di dieci minuti, seguita da un video rock di sette.
Michael Jackson, o meglio, Capitan EO, canta e balla
al comando della sua nave spaziale, il cui equipaggio
è composto da: un piccolo elefante verde, una scimmia
alata, una coppia di gemelli siamesi barbuti e un
paio di robots, in grado di trasformarsi in suonatori
rock. L'incredibile ciurma sbarca su un pianeta privo
di colori, dove regna la cattiveria, governato da
una regina perfida come un'arpia (A. Houston). qui
nasce una furiosa battaglia e, alla fine, tra colpi
di armi galattiche e canzoni, i nemici si trasformano
in ballerini e la regina diventa una bellissima ragazza.
Insomma Un film simpatico e divertente, che ha permesso
al nostro Michael di vivere, una volta in più, nel
suo mondo ideale, dove gli animali parlano e i buoni
vincono sempre. Bad - Dopo le varie divagazioni che
Michael si è concesso nel campo del cinema e dell'editoria,
eccolo che torna ad occuparsi della sua musica.
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Il nuovo disco è frutto di una gestione lunga e difficile,
esce con molti mesi di ritardo sui tempi previsti ed è un
altro prodotto del perfezionismo jacksoniano.Per
la verità non è un'opera della portata della precedente,
Thriller, però è un bell'album per suoni, contenuto, arrangiamenti,
esecutori. Innanzitutto la storia: il giovane Daryl, conclusi
gli studi in una scuola "per bene", torna al vecchio quartiere,
ai vecchi amici. La banda dei suoi amici, dopo essersi confrontata
con lui, decide che Daryl non è più un "giusto", un "cattivo",
un "duro"; insomma, non è più "bad", ma è diventato un bravo
ragazzo. Lui replica che può dimostrare di essere "bad"
scippando un vecchio alla metropolitana... ma non ce la
fa. Si arrabbia e dice ai "fratelli" che il loro essere
"bad" non è da giusti e che lui dimostrerà loro che cosa
significhi essere "bad". Alla fine i "fratelli" capiscono
che si sono sbagliati ( you are doin' wrong...) e che essere
"giusti" non significa essere necessariamente criminali.
Nel novembre del 86 Michael gira il primo video di "Bad",
a New York City per la regia di Martin Scorsese, proprio
quel Martin Scorsese di " Taxi Driver" e di "Toro Scatenato",
specialista di pellicole girate in bianco e nero. Una storia
quasi romantica, e sicuramente moralistica, girata in bianco
e nero e recitata nella prima parte, fino al mancato scippo;
e a colori nella seconda, completamente cantata da un Michael
Jackson "dark e borchiato" fino al collo. Notevole è il
gospel finale, una splendida esecuzione "a cappella" solo
voci, dove Michael canta e un coro di ballerini "made in
subway" risponde. Inutile dire che gli amici di Daryl imparano
la lezione e se ne tornano a casa senza torcere un capello
a nessuno. A parte la bella storia di "Bad" dove, come in
tutte le storie che si rispettino, i protagonisti finiscono
col vivere "per sempre felici e contenti", anche il resto
delll'album non si fa dimenticare.
Nel maggio 1987 l'abum incomincia ad essere mixato con la
collaborazione di Quincy Jones, sempre accanto al suo pupillo,
che produce da anni. Il 31 agosto 1987, finalmente, "Bad"
esce in tutto il mondo e si presenta ricco di sorprese:
Stevie Wonder canta in duetto con Michael "Just Good Friends",
una stupenda canzone scritta da Terry Britten, autore di
molti successi di Tina Turner. La canzone "Smooth Criminal",
terzo singolo ricavato dall'album, è accompagnata da un
filmato della durata eccezionale di novanta minuti. Con
questo album Michael non si limita a ballare e cantare,
ma partecipa anche nella veste di attore, cavandosela bene.
Da segnalare è anche la trilogia che caratterizza unpò tutto
l'album: "Man In The Mirror" scritta da Siedah Garret e
C. Ballard, arricchita da sensazionali cori-gospel finali;
"I Just Can't Stop Lovin' You"; e "Dirty Diana" dove spicca
l'assolo di Steve Stevens, alias Billy Idol. Insomma, com'era
immaginabile, anche quest'ultima fatica di Michael Jackson
ha dato i suoi buoni frutti e tanti capolavori musicali.
Dangerous - Alla fine del 1991 Jackson ritorna sulla scena
con Dangerous che a metà dell'anno successivo ha già venduto
quattro milioni di copie. Nell'album contribuisce a numerosi
brani Teddy Riley, orientando il disco verso il pop-dance.
"Black or White", primo singolo tratto da "Dangerous", diventa
numero uno in centinaia di paesi e resta per ben sette settimane
in testa alla classifica americana. Fino al 1992 Michael
si era sempre rifiutato di dare interviste ai media fino
a quando non fu intervistato da Oprah Winfrey. Lo show televisivo
fu visto in tutto il mondo e tutti videro per la prima volta
la personalità di Michael Jackson.
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Sempre nel 1992 parte il suo secondo tour mondiale
che termina nel 1993.Nello stesso anno Michael Jackson
subisce seri danni alla sua immagine a causa di alcune
accuse di molestie sessuali, rivoltegli da un teenager,
un suo piccolo amico, dalle quali si difese con ferma
decisione. La casa di Jackson fu perquisita dalla
polizia mentre lui era ancora in tour nel Far East
e Michael, chiaramente disturbato, cancella un gran
numero di concerti. Nel novembre del 1993 Michael
lascia gli USA e la Pepsi-Cola, sponsor di Michael
Jackson, decide di rompere il contratto con l'ormai
danneggiata carriera della superstar più popolare
al mondo. Nel maggio nel 1994 Michael Jackson sposa
Lisa Marie Presley, figlia del celebre Elvis Presley,
ma purtroppo ha durata breve, solo 19 mesi dando un
nuovo colpo all'immagine di Michael.Nel giugno 1995
esce "HIStory - Past, Present And Future - Book 1",
un doppio che contiene un Greatest Hits del cantante
e materiale nuovo.
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Nelle nuove canzoni Jackson attacca i media e risponde alle
critiche che gli furono fatte.
"Scream" ( un duetto con sua sorella Janet Jackson ) va
subito al primo posto nelle classifiche di tutto il mondo
e dell'album furono vendute in pochissimo tempo più di dieci
milioni di copie. Nel disco contribuisce al successo anche
R.Kelly con la fantastica "You are not alone", secondo singolo
tratto dall'album History. Ai Brit Awards del 1996 in Inghilterra,
Jarvis Cocker (cantante dei Pulp) invade il palco in segno
di protesta nei confronti di Jackson. Blood On The Dance
Floor - Nel 1997 viene pubblicata un'altra collezione intitolata
"Blood On The Dance Floor: HIStory In The MIX", che comprende
remix dance dei brani inediti dell'album precedente.
By
planetjackson
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