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Biografia

I due dischi sono tra i primi esempi italiani di concept album, di dischi cioè nati non come semplice raccolta di singoli già editi o come "premio" per l'artista di turno, ma come un vero e proprio prodotto con un proprio disegno artistico ben preciso. Nel 1969 oltre al secondo volume di "Ai miei amici cantautori" Ornella si riaffaccia in classifica con "Una ragione di più" e riveste i panni di attrice per "Futili motivi", un film realizzato per il Secondo Canale. ANNI SETTANTA Gli anni settanta si aprono per Ornella con la quinta partecipazione al Festival di San Remo in coppia con i Camaleonti; viene presentata "Eternità" che ottiene un buon quarto posto e vende un numero discreto di copie. Va bene anche al singolo estivo "Mi piaci, mi piaci", ma il vero colpo si rivela "L'appuntamento" (cover di E. Carlos e R. Carlos con versi in italiano di Bruno Lauzi), pubblicato nel Settembre 1970 che arriva al primo posto dell' hit parade, vende oltre le 600.000 copie e diventa il più grande successo commerciale di Ornella Vanoni.

Nel 1971 Ornella presenta il primo Gennaio un programma "E tu che fai? Io questa sera vado a casa di Ornella" dove tra gli ospiti c'è un giovane Lucio Battisti; qualche settimana dopo registra il primo programma a colori nella storia della televisione italiana, dal titolo "Serata d'onore". Sempre nello stesso anno i recitals della Vanoni si spingono fino all'Olympia di Parigi, il tempio della musica francese dove si conclude tra le ovazioni del pubblico nonostante all'inizio fosse stata contestata la sua versione di "Albergo a ore" della icona Edith Piaf. Nello stesso anno viene pubblicato il disco live "Ah, l'amore l'amore, quante cose fa fare l'amore" che riporta Ornella al repertorio per lei più congeniale, quello delle canzoni della mala e "francesi"; è uno dei dischi più venduti dell'anno. Grandissimo successo anche per il singolo autunnale "Domani è un altro giorno" che tocca il secondo posto in hit parade, mentre meno bene va alla sua versione di "Anonimo Veneziano".
Il 1972 è caratterizzato da una presenza assidua di Ornella ai vertici delle classifiche, che alterna con il passare dei mesi oltre al 33 giri "Un gioco senza età" i vari singoli "Il tempo di impazzire" (pubblicato alla fine del 1971), "Che barba amore mio", "Parla più piano" (dal film "Il padrino"), "Io, una donna", che anticipa di qualche mese l'uscita del nuovo album. Il 1973 è un altro anno di grandi soddisfazioni artistiche per Ornella. Da Febbraio va in onda lo show "L'appuntamento" dove Ornella presenta i suoi cavalli di battaglia e duetta come spalla nei siparietti comici affidati a Walter Chiari.

Vende quasi mezzo milione di copie con il disco "Dettagli"; lo stesso 45 giri "Dettagli" rimane per 22 settimane in Hit Parade ed entra anche con il suo lato B, "Pazza d'amore". Si comporta discretamente anche il singolo "Ma come ho fatto". Alla fine dell'anno il regalo di un secondo disco di inediti, "Ornella Vanoni e altre storie" che scala ben presto le prime posizioni, ben supportato anche dal singolo "Sto male". Sempre nello sesso anno troviamo Ornella nuovamente interprete di una serie di Caroselli (la prima volta era stato negli anni '60 per i biscotti Noria), questa volta per la Martini. Tra i titoli scelti sono da segnalare "L'appuntamento", "Ritornerai", "Sto male", "E così per non morire". Nel 1974 Ornella Vanoni, concluso il rapporto con la Ariston, diventa discografica di se stessa fondando l'etichetta Vanilla. Ci sono da festeggiare i 15 anni di carriera, che vengono festeggiati nel migliore dei modi con la pubblicazione dell'album "A un certo punto..." che vende oltre il mezzo milione di copie (una cifra record per l'epoca) e diventa uno dei dischi più venduti degli anni '70. Dopo altri due dischi usciti tra la fine del '74 e la metà del '75 ("La voglia di sognare" e "Uomo mio bambino mio") Ornella Vanoni nel 1976 aggiunge l'ennesima collaborazione di prestigio, questa volta con Toquino e Vinicius. Insieme registrano in presa diretta "La voglia, la pazzia, l'incoscienza, l'allegria", un disco che ottiene pieni consensi dalla critica e dal pubblico. Nel 1975 torna alla televisione in coppia con Gigi Proietti in "Fatti e fattacci", dove viene riconfermata la bravura di Ornella anche come attrice comica.

Nel 1976 viene pubblicato il singolo "Non sai fare l'amore" che, seppur censurato dalla radio di Stato riuscirà ad entrare in classifica; alla fine dell'anno un altro exploit discografico con l'ottima "Più". Nel 1977 Ornella Vanoni pubblica un disco doppio dal titolo "Io fuori, io dentro", mentre l'anno seguente sarà la volta di "Vanoni". All'inizio del 1979 Ornella si ripropone come conduttrice, questa volta in coppia con Pino Caruso in "Due come noi" dove si ironizza e si fa della contrapposizione sui costumi e le abitudini settentrionali e meridionali. ANNI OTTANTA Gli anni ottanta si aprono per Ornella con una nuova casa discografia (la CGD) e un nuovo disco di inediti "Ricetta di donna", cui segue alla fine del 1981 "2301 Parole". Dopo aver completato nel 1982 la collezione di volumi di "Oggi le canto così" (cominciata nel 1979), dove Ornella reinterpreta alcuni suoi vecchi successi, nel 1983 il ritorno ad una produzione di estrema qualità con "Uomini" dove tra gli altri sono presenti in veste d'autore Fabrizio De Andrè e Giorgio Conte. Dopo un anno "sabbatico" Ornella all'inizio del 1985 collabora nuovamente con Gino Paoli, con cui effettua una tournèe e da cui verrà estratto il disco "Vanoni & Paoli insieme" Nel 1986 ad Ornella va il merito ed il coraggio di incidere un disco jazz, un genere musicale mai pienamente apprezzato in Italia. ancora oggi si può dire che questo sia stato l'unico disco del genere a fare breccia nel grande pubblico.

Dopo "O" inciso nel 1987, la Vanoni torna al Festival di San Remo dopo 19 anni nel 1989; la canzone scelta per l'occasione è "Io come farò", scritta da Paoli che tra l'altro è l'autore di tutte le altre canzoni che compongono il disco uscito dopo il Festival, intitolato "Il giro del mio mondo". ANNI NOVANTA Negli anni novanta la produzione di Ornella Vanoni non è più frequente come quella degli anni passati.Escono in successione "Quante storie" (1990), "Stella nascente" (1992) e "Sheherazade", che tra l'altro include in una seconda ristampa del disco "Bello amore", un brano che avrebbe dovuto partecipare al Festival di San Remo del 1995 ma che viene espulso perché la base musicale venne eseguita in pubblico diverso tempo prima.

Con "Argilla" del 1997 si eseguono cover di successi internazionali e non, mentre è del 1999 il ritorno a San Remo, questa volta in veste di ospite di Gragnaniello con cui duetta in "Alberi".
Il ritorno sul palco dell'Ariston è un "regalo" concesso a Gragnaniello; dopo il Festivl viene pubblicato il live "Adesso..." che contiene tra l'altro l'inedito "Isola" che inaugura la collaborazione con Samuele Bersani.

NEL NUOVO MILLENNIO... Quali sorprese ci riserverà Ornella Vanoni per il nuovo millennio? Intanto ci ha già regalato la collaborazione con i Delta V e il singolo "L'infinito" (nell'ambito del progetto "Per la bellezza", la tutela dei beni artistici in Italia), poi il disco di cover anni '60 e '70, intitolato "Un panino una birra e poi...".





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