Biografia
Domenico
Modugno è considerato il padre dei cantautori italiani e come autore
interprete è tra i più grandi d'Europa. Nacque il 9 gennaio 1928 a
Polignano a Mare (Bari), un paesino dalle case bianche a picco sul
mare. Dal padre Cosimo comandante del Corpo delle Guardie Municipali
a San Pietro Vernotico (BR), imparò fin da piccolo a suonare la chitarra
e la fisarmonica ed ereditò una grande passione per la musica, componendo
la sua prima canzone a 15 anni. Insoddisfatto della vita di paese,
a 19 anni scappò di casa e andò a Torino, la città più a nord d'Italia,
dove si adattò a fare il gommista in una fabbrica. Ritornato al paese
per fare il servizio militare, ripartì per Roma dove pur d'iniziare
la sua carriera artistica si mise a fare ancora una volta i più umili
mestieri.Partecipò al concorso per attori al Centro Sperimentale di
Cinematografia, dove fu ammesso con borsa di studio quale migliore
allievo della sezione di recitazione.
Domenico Modugno è considerato il padre dei cantautori italiani e
come autore interprete è tra i più grandi d'Europa. Nacque il 9 gennaio
1928 a Polignano a Mare (Bari), un paesino dalle case bianche a picco
sul mare. Dal padre Cosimo comandante del Corpo delle Guardie Municipali
a San Pietro Vernotico (BR), imparò fin da piccolo a suonare la chitarra
e la fisarmonica ed ereditò una grande passione per la musica, componendo
la sua prima canzone a 15 anni. Insoddisfatto della vita di paese,
a 19 anni scappò di casa e andò a Torino, la città più a nord d'Italia,
dove si adattò a fare il gommista in una fabbrica. Ritornato al paese
per fare il servizio militare, ripartì per Roma dove pur d'iniziare
la sua carriera artistica si mise a fare ancora una volta i più umili
mestieri.Partecipò al concorso per attori al Centro Sperimentale di
Cinematografia, dove fu ammesso con borsa di studio quale migliore
allievo della sezione di recitazione. Nel 1951, ancora allievo, prese
parte al film "Filumena Marturano" di Eduardo De Filippo e nel 1952
a "Carica eroica" di De Robertis dove interpretava la parte di un
soldato siciliano che canta la "Ninna Nanna" ad una bambina. E' da
questo episodio che nacque la leggenda del "Modugno siciliano". Sempre
nel 1952 è "attore giovane" in teatro nel "Il borghese gentiluomo"
di Molière (Compagnia Tatiana Pavlova) e prende parte ai films " Anni
facili" di Zampa (1953) e all'episodio "La giara" con Turi Pandolfini
e Franca Gandolfi, del film di Giorgio Pàstina "QUESTA E' LA VITA"
(1954).
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Nel 1953 si presentò al concorso musicale radiofonico "Trampolino"
e dopo prese parte alla trasmissione "Radioclub" in onore di Frank
Sinatra. Fu allora che Fulvio Palmieri della Rai gli offrì una
serie di trasmissioni radiofoniche intitolate "Amuri... Amuri"
della quale egli stesso scriveva i testi ed in cui faceva il regista
e, insieme a Franca Gandolfi, l'attore e persino il rumorista.
Durante questo periodo, compose molte canzoni in dialetto pugliese
(di San Pietro Vernotico) e in siciliano ispirandosi al folclore
pugliese e siciliano.Minatori, pescatori, storie d'amore di pesci
spada innamorati, fedeli fino alla morte nel massacro della tonnara,
di cavalli diventati ciechi e spinti a morire nel gran sole rovente
dopo il buio delle miniere. Questi erano i personaggi delle sue
prime canzoni che destarono e destano tuttora, interesse presso
la critica. |
Le canzoni di quel periodo furono: "LU PISCE SPADA", "LU MINATURI",
"LA SVEGLIETTA", "LA DONNA RICCIA", "LU SCICCAREDDU 'MBRIACU", "ATTIMU
D'AMURI",etc. Nella stagione teatrale 1955/1956 recitò al Piccolo
Teatro di Milano in "ITALIA, SABATO SERA" di A. Contarello regia di
Franco Parenti - Jacques Lecoq e nel "Il Diluvio" di Ugo Betti. Nel
1957 vinse il II premio al Festival della Canzone Napoletana con "LAZZARELLA"
(cantata da Aurelio Fierro) che gli portò il successo popolare. Ad
essa seguirono: "SOLE, SOLE, SOLE", "STRADA 'NFOSA" "RESTA CU MME"
"NISCIUNO PO' SAPE'" "IO, MAMMETA E TU" etc. che rimodernarono lo
stile della canzone napoletana. Nel 1958 partecipò al Festival della
Prosa a Venezia nella commedia di Antonio Aniante "LA ROSA DI ZOLFO"
per la regia di Enriquez. Nello stesso anno partecipò al festival
della Canzone Italiana a Sanremo con "NEL BLU DIPINTO DI BLU", coautore
Franco Migliacci, che vinse il primo premio e rivoluzionò la canzone
italiana e dette inizio al boom della vendita discografica italiana
fino ad allora molto bassa.
"Volare" fu tradotta in tutte le lingue, fu in testa alle classifiche
di tutto il mondo, anche in America del Nord, in cui si vendettero
milioni e milioni di copie tanto che nel 1958 gli furono assegnati
due Grammy Awards, uno come disco dell'anno e uno come canzone dell'anno
1958. Anche il Cash Box Bilboard gli conferì l'Oscar per la migliore
canzone dell'anno e ricevette in dono dalle industrie musicali tre
dischi d'oro, uno per il migliore cantante, uno per la migliore canzone
e uno per il disco più venduto. Nel corso di una tournée gli furono
offerte le chiavi di Washington e la stella di sceriffo di Atlantic
City. Per quattro mesi ininterrottamente gli altoparlanti di Broadway
e le stazioni radio suonarono le originali note di "VOLARE". Modugno
ha attraversato l'Atlantico decine di volte: tutti gli Stati del Sud
e del Nord America lo hanno visto e sentito le sue canzoni, dalla
viva voce. A Caracas, ad uno spettacolo in cui Modugno cantò al Coney
Island, é stata raggiunta la punta massima di 121.000 presenze.
Furono molti i successi discografici ed editoriali di quel periodo,
come "L'uomo in frack", "Notte di luna calante", "Io" (che è stata
incisa come "Ask me" da Elvis Presley) etc. Nel 1959 rivinse il primo
premio del Festival di Sanremo con "PIOVE" (Ciao, ciao bambina) e
nel 1960 il secondo con la canzone "LIBERO". Nel 1961 dopo un anno
di inattività per un incidente avuto, debuttò come protagonista nella
commedia musicale "RINALDO IN CAMPO" di Garinei e Giovannini, di cui
compose anche tutte le musiche e che fu definito: "Il più grosso successo
teatrale di tutti i tempi avvenuto in Italia", registrando record
d'incassi mai raggiunti in questo campo.
"RINALDO
IN CAMPO" ha rappresentato l'Italia al Festival Internazionale
del Teatro in Francia, con enorme successo di critica. In questo
spettacolo tra le altre ci sono le canzoni "SE DIO VORRA'",
"NOTTE CHIARA", "TRE BRIGANTI E, TRE SOMARI" e "LA BANDIERA"
che viene insegnata ai bambini di molte scuole elementari italiane.
Nel 1962 rivinse il primo premio al Festival di Sanremo con
la canzone "ADDIO..., ADDIO..." cui seguirono "GIOVANE AMORE"
e "STASERA PAGO IO". Nel 1963 si cimenta nella regia cinematografica
del film "TUTTO E' MUSICA". Nel 1963 lo ritroviamo in teatro
nel dramma - storico - musicale "TOMMASO D'AMALFI" di Eduardo
De Filippo.
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Nel 1964 vince il Festival di Napoli con "Tu si' 'na cosa grande".
Nel 1965 in televisione interpreta il ruolo di "SCARAMOUCHE" nell'omonimo
sceneggiato per la regia di Daniele Danza e di cui compone tutte le
musiche. Nel 1966 vince ancora una volta il primo premio del Festival
di Sanremo con la canzone "DIO, COME TI AMO". Dopodiché interpretò
"LIOLA''" di Luigi Pirandello per la regia di Giorgio Prosperi (1968).
Nel 1973 - 1974 - 1975 fu Mackie Messer nella "OPERA DA TRE SOLDI"
di Bertold Brecht e Kurt Weill per la regia di Giorgio Sthreler, produzione
Piccolo Teatro Di Milano. Nel 1972 fu in televisione nello sceneggiato
televisivo "IL MARCHESE DI ROCCAVERDINA" di Luigi Capuana regia di
Edmo Fenoglio; nel 1977 "DON GIOVANNI IN SICILIA" di Vitaliano Brancati.
Nel 1978 ritornò alla commedia musicale con "Cyrano" di Riccardo Pazzaglia
tratto da "Cyrano de Bergerac" di Edmond Rostand. Nel 1984 fu ancora
in televisione con lo sceneggiato "WESTERN DI COSE NOSTRE" tratto
da un racconto di Leonardo Sciascia sceneggiato da Andrea Camilleri
per la regia di Pino Passalacqua.
Appassionato di poesia musicò "LE MORTE CHITARRE" e "ORA CHE SALE
IL GIORNO" di Salvatore Quasimodo.
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Per
Pasolini musicò "COSA SONO LE NUVOLE" che canta nell'episodio
omonimo del film "Capriccio all'italiana". Nei suoi rapporti con
il cinema non bisogna dimenticarsi dei films "EUROPA DI NOTTE"
di Alessandro Blasetti dove tra le altre canta anche "SOLE, SOLE,
SOLE" testo di Riccardo Pazzaglia, "NEL BLU DIPINTO DI BLU" di
Piero Tellini, "LO SCOPONE SCIENTIFICO" di Luigi Comencini e del
"IL GIUDIZIO UNIVERSALE" di De Sica dove fornisce una prova notevole
di attore e interprete cantando "'NA MUSICA" coautore A. Pugliese.Nel
1974 partecipò alla campagna sul divorzio del P.S.I., componendo
per l'occasione la canzone "L'ANNIVERSARIO" su parole di Iaia
Fiastri. Nel 1984 durante le prove della trasmissione di Canale
5 "LA LUNA DEL POZZO", un ictus lo menomerà nella parola e nei
movimenti, ma non nello spirito. |
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Nel 1986 si iscrisse al Partito Radicale e fu eletto deputato nelle
liste radicali il 15 giugno 1987 nella circoscrizione di Torino Novara
Vercelli.Fu molto attivo nella battaglie civili, soprattutto quelle
a favore dei più deboli. Nel 1989 si batté contro le condizioni disumane
dei pazienti dell'ospedale psichiatrico di Agrigento, tenendo anche
un concerto in loro favore "CONCERTO PER NON DIMENTICARE", che fu
il primo dopo la malattia. Nel 1990 fu eletto sempre ad Agrigento
Consigliere Comunale. Nel 1991 fu nuovamente aggredito dalla malattia,
ma nonostante questo nel 1993 incise il disco "DELFINI" insieme con
suo figlio Massimo.
Muore a Lampedusa il 6 Agosto 1994 nella sua casa davanti al mare.
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